L’accusa alla Liga: «Contratto con società legata al terrorismo»

Non c’è pace per la Liga spagnola. Già alle prese con lo scandalo arbitrale che riguarda il Barcellona, il massimo organismo calcistico di Spagna è ora accusato di aver collaborato…

UEC nuova società

Non c’è pace per la Liga spagnola. Già alle prese con lo scandalo arbitrale che riguarda il Barcellona, il massimo organismo calcistico di Spagna è ora accusato di aver collaborato con una società tecnologica a maggioranza iraniana, la MTN Irancell. L’accordo prevedeva che la Liga avrebbe fornito a questa società contenuti calcistici ed eventi per promuoversi in Iran, oltre a cedere l’uso del proprio marchio all’operatore iraniano come fornitore di materiale dal 2017 al 2020 per un incasso totale di 770.000 euro.

I soldi – secondo quanto riportato dalla testata spagnola Okdiario – sarebbero stati fatti depositare su un conto bancario di Dubai, riconducibile alla Liga spagnola. Una mossa che sarebbe stata adottata per aggirare l’embargo imposto dagli Stati Uniti d’America nell’avere relazioni con una società finita nel mirino del Dipartimento del Tesoro degli USA e della NATO per legami con il regime degli ayatollah.

Il valore dell’accordo stretto in gran segreto è cresciuto nel corso delle stagioni e ha portato alla cifra di 380.000 euro, partendo da 130.000 e poi alzata a 260.000 per la seconda stagione. Tutti questi soldi sono passati su un conto della National League of Professional Soccer FZE per permettere alla Liga di eludere i controlli sui conti dell’MTN Irancell da parte del Dipartimento del Tesoro statunitense e della NATO.

Quest’ultimi due enti hanno dimostrato come Irancell, che ha un accordo con la sudafricana MTN, abbia rapporti con il gruppo terroristico “Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche”. Questa organizzazione e i suoi leader sono presenti nell’elenco dei terroristi ricercati dagli Stati Uniti e dagli Stati del Bahrain e dell’Arabia Saudita.

La Irancell è finita nel mirino degli americani per essere una delle società che vengono utilizzate dallo stato iraniano per acquistare merci dall’Occidente, aggirando così l’embargo posto dagli Stati Uniti che cerca così di impedire un giro di affari, con conseguentemente passaggio di denaro a favore proveniente da merci occidentali, per finanziare qualsiasi acquisto di armamenti da parte del paese iraniano.

L’ultimo rinnovo dell’accordo fra la Liga e Irancell risale alla stagione 2019/20 in data 1° agosto 2019. Nel giugno 2020, infatti, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inserito Irancell nell’elenco delle società con le quali non è stato possibile firmare accordi commerciali. Il contratto iniziale è stato firmato a Madrid il 12 dicembre 2017. Da parte spagnola, è stato firmato da Javier Gómez Molina,  direttore generale aziendale della Liga, e Adolfo Bara Negro, direttore delle vendite e del marketing della stessa organizzazione. Il documento ha riconosciuto Iranll Telecommunications Services Iranll (PJSC) come partner regionale. In cambio, la Lega è diventata un fornitore di attrezzature calcistiche per questo operatore.

Il rinnovo per la stagione 2019-2020, firmato da Óscar Mayo Pardo, CEO della società guidata da Javier Tebas, è stato concordato il 30 agosto 2019. In questa stagione, i 380.000 euro sono stati raccolti in tre parti, la prima da 190.000 alla firma della convenzione e le altre due suddivise in 95.000 euro ciascuna, la prima entro il 30 gennaio 2020 e la seconda entro il 30 aprile dello stesso anno.

Il 29 ottobre 2019, la Liga ha inviato i dati per lettera a Irancell Telecommunications Services per il versamento. Uno degli assegni sul conto della Liga presso Dubai, emesso dalla Arab African International Bank, di circa 125.460 euro. Pochi giorni prima, precisamente il 16 settembre 2019, lo stesso Óscar Mayo Pardo, braccio destro di Tebas in Lega, aveva inviato una lettera a Bijan Abbasi Arand, appena nominato amministratore delegato della società a maggioranza iranian

Quest’ultimo ha ringraziato per lettera la visita di vari membri del gruppo MTN-Irancell a Madrid: «Significa molto per me avere l’opportunità di parlare con voi della nostra collaborazione e anche di conoscere meglio i piani per il prossimo anno che possiamo svolgere in Iran e Spagna». Dopo c’è stata una videochiamata, voluta da Mayo. Oggetto della videochiamata: “esplorare la possibilità di integrare l’app La Liga in applicazioni locali come il Charkhonek Store (…). Organizzare un torneo di calcio La Liga-MTN (…)” e “iniziare il processo di negoziazione per un’Accademia La Liga a Teheran“. Mayo saluta con «ancora una volta è stato meraviglioso incontrarti nella nostra sede e spero di rivederti presto».

A sottolineare come la Liga fosse consapevole di andare contro a delle sanzioni, è presente nell’accordo la clausola 10 che recita che la lega calcistica spagnola riconosce di «essere a conoscenza delle attuali sanzioni imposte alla Repubblica islamica dell’Iran alla data del presente accordo da organizzazioni internazionali e diversi governi che non saranno considerate una questione di forza maggiore», ma chiarisce che «in ogni caso, qualsiasi modifica delle circostanze delle sanzioni imposte all’Iran che possa causare un impatto negativo sulla reputazione della Liga sarà considerata una questione di forza maggiore e la Liga potrà risolvere questo accordo, ai sensi dell’articolo 15».

Alcuni giorni dopo il governo iraniano è stato oggetto di accuse di forti repressioni che hanno portato a decine di morti e migliaia di arresti a causa delle proteste contro l’Ayatollah Khamenei. La Liga non ha fatto valere la clausola di rescissione per forza maggiore, come previsto nel contratto, ma ha provveduto a rinnovare l’accordo per altre due stagioni, con conseguente aumento dei proventi.

A proposito di quanto scritto da Okdiario, il presidente della Liga Javier Tebas è intervenuto per sottolineare la regolarità dell’accordo. In particolare, Tebas ha bollato la notizia come «fake news. Tutto legale».