La FIFA è pronta ad approvare oggi un’espansione della Coppa del Mondo aggiungendo ulteriori 40 partite al torneo che si svolgerà nel 2026 in Nord America. La decisione di passare da 64 a 104 partite – invece delle 80 originariamente previste per la prossima edizione – dovrebbe essere ufficializzata al termine della riunione del consiglio direttivo della FIFA in corso di svolgimento a Kigali, in Ruanda .
L’aggiunta di partite aiuterà la FIFA a raggiungere il suo obiettivo di oltre 10 miliardi di euro di ricavi, ma risolverà anche i dubbi sul format per l’evento co-ospitato da Stati Uniti, Canada e Messico. La FIFA aveva già deciso di allargare il torneo da 32 a 48 squadre, ma anziché avere 16 gruppi con tre Nazionali ciascuno, l’organismo avrà 12 gruppi da quattro Nazionali ciascuno.
Le prime due squadre classificate per ogni girone avanzeranno ai sedicesimi di finale con le otto migliori terze classificate. Questo significa che le squadre che raggiungeranno la finale dovranno giocare otto partite, invece delle sette giocate – per fare l’esempio più recente – da Argentina e Francia, finaliste dell’edizione che si è svolta lo scorso anno in Qatar.
La finale negli Stati Uniti è prevista per domenica 19 luglio 2026. Resta inteso che sarebbero necessari 56 giorni di disponibilità tra quelli utilizzati per la preparazione dei giocatori e quelli per la disputa della Coppa del Mondo stessa, gli stessi già previsti dai tre Mondiali prima di Qatar 2022. Le preoccupazioni per il carico di lavoro sui giocatori dovrebbero essere affrontate da una nuova task force che il Consiglio FIFA dovrebbe approvare.
L’obiettivo è un periodo di riposo obbligatorio ogni stagione per i giocatori. La FIFA prevede un minimo di due giorni interi tra due partite qualsiasi e idealmente 72 ore. Il gruppo che studierà i piani includerà medici, funzionari sindacali e personaggi del calcio. La task force contribuirà al processo che ristrutturerà i calendari delle partite internazionali, che stabiliranno quando i club dovranno concedere i giocatori per giocare per le gare delle Nazionali.