La UEFA, pronta ad accogliere la nuova Champions League dal 2024, sta mettendo a punto anche un aggiornamento delle regole che definiscono il Fair Play Finanziario che continuerà a essere un caposaldo da rispettare per tutte quelle società che vogliono veder giocare in Europa le proprie squadre.
Andrea Traverso, Director Financial Sustainability and Research della UEFA, nel documento allegato al bilancio della federcalcio continentale per l’esercizio 2021/22, ha spiegato alcune delle novità che il massimo organismo europeo del calcio vuole apportare al regolamento già in vigore: «Le nuove regole sono un’evoluzione del FFP. I regolamenti devono essere costantemente adattati e monitorati in funzione dell’evoluzione del mercato e del contesto in cui operano i club. Ma è un’evoluzione importante, non solo estetica, è un importante passo in avanti. Oltre a perfezionare le regole esistenti, ne abbiamo introdotte di nuove, in particolare la regola del costo di squadra».
Sul motivo di questi cambiamenti: «Di certo non ci siamo arresi. In primo luogo, è importante riconoscere che le regole precedenti hanno avuto un impatto profondo e positivo. Ma, ovviamente, non erano perfette, ed è un processo naturale adattare e migliorare le normative esistenti. In qualità di organo di governo del calcio europeo, la UEFA ha il dovere di garantire la stabilità finanziaria e continueremo a fare del nostro meglio per far rispettare queste nuove regole. È importante sottolineare che hanno ricevuto un sostegno unanime da tutta la comunità calcistica europea. Ottenere l’approvazione da così tante parti interessate è un risultato importante. La UEFA non ha redatto le regole da sola; lo abbiamo fatto insieme e in accordo con tutti i nostri stakeholder».
Cosa ha portato a queste nuove regole: «È stato un lungo processo. Difficile, ma questo è normale, perché non tutti hanno gli stessi interessi e affrontano gli stessi problemi. Abbiamo costantemente cercato di condividere tutte le informazioni, incontrare regolarmente le parti interessate, ascoltare i commenti e raccogliere feedback. Con un processo inclusivo, democratico e trasparente, puoi superare qualsiasi sfida».
Sul periodo di transizione fra il vecchio e il nuovo ordinamento: «La continuazione del dialogo è fondamentale. Non appena i regolamenti sono stati approvati, abbiamo iniziato a comunicare bilateralmente. Abbiamo anche organizzato workshop e forum educativi, oltre alla creazione di toolkit e linee guida. Ci incontriamo con club e associazioni e collaboriamo con enti ombrello per organizzare workshop congiunti. C’è un piano educativo in corso. Per quanto riguarda le regole stesse, non entrano in vigore tutte in una volta ma attraverso un approccio scaglionato. Ciò consentirà a tutte le parti di abituarsi e di implementarle correttamente».
Sulla sostenibilità del calcio europeo: «Questo è il nostro obiettivo principale. La società sta appena uscendo dalla pandemia di COVID-19 e molti club si trovano in acque turbolente. Guidarli verso un percorso sostenibile sarà impegnativo, forse più impegnativo di quanto non sia mai stato. Puoi avere le migliori normative, ma se non vengono applicate e se le persone non si impegnano a rispettarle, non otterrai i risultati desiderati. Ecco perché è fondamentale che abbiamo avuto il buy-in fin dall’inizio. Abbiamo il pieno sostegno dei nostri stakeholder e anche delle istituzioni europee».