RedBird ha fretta: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta per il nuovo stadio del Milan e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. San Siro, al momento, resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia e non a un nuovo Meazza.
Nella giornata di ieri il Milan ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Si tratta di un colosso dello sport business che sta affiancando i rossoneri nelle analisi e ha realizzato un sondaggio indirizzato ai tifosi per capire usi e abitudini legati allo stadio.
Ma quanto costerà il nuovo stadio? Tutto è ancora da definire, ma – secondo La Gazzetta dello Sport – l’impianto sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipenderanno da capienza, materiali e altre scelte di progetto. Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie.
Per un’operazione di questo tipo si prevede un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. Da decidere anche a chi sarà affidato il progetto. Molto probabilmente saranno messi a confronto 4-5 studi di primo livello e Populous, che aveva progettato la “Cattedrale”, dovrebbe essere in piena corsa.
Nel frattempo, le ultime 48 ore non sono state molto incoraggianti. Tre consiglieri comunali della lista del sindaco di Milano Giuseppe Sala hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. Resta da capire se burocrazia e dibattiti abbiano il potere di frenare il progetto, però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune.