Dopo aver preso in mano il dossier sulla vendita della Sampdoria, il fondatore della Segafredo, Massimo Zanetti, ha deciso di passare la mano soprattutto per la situazione economica complicata del club blucerchiato. A riferirlo è l’ANSA.
Intanto il tribunale di Genova ha accolto la misura della composizione negoziata che il CdA blucerchiato, insieme a Eugenio Bissocoli, ha presentato nelle scorse settimane. Quindi per 120 giorni i creditori della Samp non possono fare istanza di fallimento. Fino al 6 giugno, insomma, i blucerchiati sono salvi, ma escludono i pagamenti dell’IRPEF, che il club ha già rateizzato, e il pagamento degli stipendi, con il prossimo termine fissato per il 16 maggio.
Nei documenti del tribunale, infine, si fa riferimento alla situazione debitoria attuale della Sampdoria che si aggira intorno ai 200 milioni di euro con diversi piani di rientro per il debito che vengono definite complesse e che questa situazione difficile non può che essere risolta con la vendita del club a un altro soggetto. Ora dalla rosa si sfila Zanetti e all’orizzonte non si vedono altri pronti a prendere in mano il dossier Samp e risolverlo in tempi brevi