Una volta si è sentita «quasi sbeffeggiata», altre «colpita e attaccata, per qualcosa che Juventus stessa aveva fatto», pur di svolgere al meglio l’attività di controllo da componente del collegio sindacale. Sono queste – scrive Il Corriere della Sera – le dichiarazioni rese ai Pm da Maria Cristina Zoppo in carica dal 29 ottobre 2021 fino alle dimissioni del 5 gennaio scorso. «Era la tempesta perfetta», ha spiegato la donna.
«Da settembre in poi c’è stata un’escalation di momenti di gestione societaria su cui io non riuscivo più a capire perché ci si volesse incanalare in un processo di valutazione di poste di bilancio oggettivamente poco condivisibile. Noi eravamo venuti a conoscenza dell’esistenza delle carte della Procura che evidenziavano un breach nei sistemi di controllo (side letter)», ha raccontato Zoppo.
Tuttavia, il CdA approvò comunque un progetto di bilancio «senza avere contezza dell’esito dell’attività del revisore», che avrebbe poi presentato rilievi. «Perché accettare questi rilievi, è una mia conclusione, avrebbe potuto sgonfiare tutta la linea difensiva in sede penale». Il consiglio voleva spostare l’assemblea, ma «senza alcun impegno o previsione» di rivedere i conti: «su questo punto è iniziato lo scontro, il challenge con il CdA».
Il rischio di sanzioni sportive non interessava al collegio sindacale, «perché se un bilancio è non corretto, è non corretto. Non mi è capitato che gli avvocati avessero un peso così significativo». Dunque, i sindaci chiedono di modificare il bilancio, per le manovre stipendi. Sulle plusvalenze invece: «Abbiamo parlato con il revisore e abbiamo ritenuto che il metodo da lui utilizzato conducesse ad esiti non irragionevoli».
La sera del 25 novembre Daniela Marilungo chiama Zoppo e annuncia di aver rassegnato le dimissioni. «Loro volevano spingere ad arrivare subito alla deliberazione, approvare il bilancio», dice la donna ai Pm, spiegando di essere sostanzialmente estromessa dal CdA. «Abbiamo denunciato a Consob che mancavano al 23 dicembre 2022 i verbali del 24 e del 28 novembre, anche il 20 lo abbiamo solo in bozza. Preciso che non sono una persona che lascia, è la prima volta in tanti anni di carriera».