Cresce la partecipazione italiana in Pirelli. Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore la quota di Brembo è salita dal 5,2 al 6% e la società ha stretto un patto di consultazione con Camfin che durerà 6 anni. Con questa mossa Brembo e Camfin, i due soci italiani di Pirelli (società controllata dai cinesi di Sinochem con il 37%) hanno blindato il 20% del capitale.
«II Patto siglato rafforza ulteriormente i principi di governance di Pirelli. Con Camfin condividiamo la volontà di esplorare potenziali aree comuni di sviluppo e di innovazione». Una mossa, quella di Matteo Meneghello Brembo, che era per certi versi nell’aria, come testimoniava l’andamento del titolo di Pirelli in Borsa, con questo che era in forte recupero da qualche settimana (+17,9% da inizio anno, ieri ha chiuso a 4,82 euro, mentre quest’oggi ha aperto a 4,88) sulle voci di un possibile riassetto azionario e con la stessa Brembo ai massimi di sempre (ieri ha sfiorato i 15 euro, chiudendo a 14,92 euro).
Tutto questo alla vigilia della presentazione dei conti con una revisione al rialzo delle stime da parte degli analisti. L’accordo – hanno spiegato ieri Matteo Tiraboschi e Marco Tronchetti Provera – ha una visione di lungo periodo in un’ottica di sviluppo comune. Nel dettaglio Brembo e Next investment (con la controllante Nuova FourB) e Camfin (insieme alla controllante Marco Tronchetti ProveraeC. spa) hanno sottoscritto un patto parasociale che prevede l’impegno di Brembo di adeguare il voto a quello di Mtp/Camfin, dopo consultazioni in via preventiva sugli argomenti posti di volta in volta all’odg delle assemblee di Pirelli.
«In una logica di cooperazione di lungo termine – si legge in una nota – è stato condiviso un principio generale di continuità nella governance, strategia e gestione di Pirelli». In questo ambito, Brembo, «in aderenza alla cultura imprenditoriale di Pirelli», ha inoltre concordato che «Mtp-Camfin continui ad esercitare il ruolo di guida del top management, anche in relazione alle opzioni strategiche di Pirelli».
Inoltre, nel caso in cui Brembo manifestasse l’intenzione di procedere a ulteriori acquisti di azioni Pirelli, dovrà dame preventiva informazione al partner, che potrà chiedere una consultazione sul punto; nell’ipotesi in cui Mtp-Camfin manifesti dissenso, Brembo avrà comunque la facoltà di procedere all’acquisto e in questo caso la galassia di Tronchetti Provera avrà facoltà di recedere dal patto. L’accordo durerà 3 anni, con rinnovo automatico per altri tre, salvo disdetta.
Tutti i diritti e le prerogative attribuiti a Mtp-Camfin, precisa la nota, «sono condizionati alla circostanza che Marco Tronchetti Provera e i suoi eredi mantengano il controllo su Camfin, e quest’ultima (che oggi controlla circa il 14,1% del capitale sociale con diritto di voto di Pirelli, oltre a una partecipazione potenziale di circa il 4,6% detenuta mediante strumenti finanziari, ndr) mantenga una partecipazione non inferiore al 10%».
«Con questo accordo confermiamo il ruolo di Brembo come azionista di lungo periodo di Pirelli – ha detto il presidente del gruppo, Matteo Tiraboschi -. Con Camfin condividiamo la volontà di esplorare, in piena autonomia strategica e gestionale, potenziali aree comuni di sviluppo e di innovazione, laddove ci siano opportunità di crescita nei settori e nei mercati di interesse facendo leva sulle rispettive competenze industriali».
Dello stesso tono il commento di Tronchetti Provera, secondo il quale «questo accordo permetterà di esplorare eventuali opportunità di ulteriore crescita e sviluppo per Camfin e Brembo facendo leva sulle competenze di due grandi eccellenze italiane. Il Patto siglato rafforza ulteriormente i principi di governance di Pirelli volti a preservare la cultura imprenditoriale di Pirelli facendo leva sul mantenimento a lungo termine del management e ispirati alla migliore prassi a livello internazionale delle società quotate».