Barça, Negreira reclamò pagamenti «dopo anni di favori»

Il quotidiano spagnolo El Mundo ha pubblicato nuovi documenti che mostrano un burofax inviato da José María Enríquez Negreira al Barcellona. Il tema è ancora una volta quello dello…

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(Foto: LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Il quotidiano spagnolo El Mundo ha pubblicato nuovi documenti che mostrano un burofax inviato da José María Enríquez Negreira al Barcellona. Il tema è ancora una volta quello dello scandalo arbitrale che sta coinvolgendo il club catalano per pagamenti effettuati nei confronti del vicepresidente del Comitato Tecnico degli Arbitri fino al 2018.

Nel documento, Negreira esigeva che il Barcellona non smettesse di pagarlo «dopo tanti anni di rapporto, tanti favori resi e tante confidenze condivise». Allo stesso tempo, precisava di aver ricevuto sempre «indicazioni» dirette dai diversi presidenti, tra cui «il signor Laporta». Il burofax è stato inviato il 3 dicembre 2018. Si tratta di una comunicazione antecedente al primo documento rivelato da El Mundo, in cui avvertiva che sarebbero emerse tutte le «irregolarità» a cui aveva partecipato.

«Dal 2003, la società Dasnil 95, SL, gestita dal Sig. Enríquez, fornisce servizi di consulenza tecnica sotto la direzione dei presidenti Laporta, Rosell e Bartomeu». Nella lettera si legge che «dal 2003 ha adattato la società alle esigenze del Barcellona, ​​​​assumendo personale e formandolo per le strette esigenze del club, che gli ha richiesto di lavorare in via esclusiva in modo tale da non poter fornire servizi a terzi».

Enríquez Negreira è anche sorpreso dal mancato pagamento di varie fatture. «Soprattutto ha destato notevole sorpresa il mancato pagamento delle fatture allegate al presente documento relative alla prestazione di servizi da luglio al corrente mese di dicembre, entrambi compresi, e che ammontano complessivamente ad un importo dovuto di 267.047 euro».

L’ex vicepresidente del Comitato Tecnico Arbitrale confidava che il problema sarebbe stato risolto rapidamente. Per questo intimava al club di procedere «entro 10 giorni lavorativi» al versamento degli importi arretrati. Infine, il legale di Negreira riteneva «imperativo raggiungere un’intesa positiva e costruttiva». In questo modo si sarebbero «evitati mali maggiori e azioni indesiderabili per entrambe le parti».