Un’autentica lotta contro il tempo che scorre quella che sta portando avanti la Sampdoria per chiudere con tutti i calciatori, entro e non oltre il 16 febbraio, gli accordi per posticipare il pagamento di una delle tre mensilità che il club deve pagare relativamente al quarto trimestre del 2022.
C’è tempo fino alla mezzanotte di domani e, come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, la dirigenza blucerchiata sta provando a concludere con le ultime firme. Per saldare il conto servirebbero fra i 10 e gli 11 milioni di euro, disponibilità che non c’è per l’intera somma, nonostante alcuni crediti anticipati dalle banche nelle scorse settimane.
La soluzione, adottata già in epoca pandemia, prevederebbe che i tesserati rinuncino al pagamento della mensilità di dicembre per poi ricevere un bonus a giugno che sarebbe pari al compenso non percepito più una percentuale che verrà aggiunta in caso di salvezza, mentre se la Sampdoria retrocedesse, all’importo di dicembre sarebbe aggiunta una cifra inferiore.
Dato che il tema stipendi riguarda gli ultimi tre mesi del 2022, questo ha coinvolto anche i due tecnici esonerati Roberto D’Aversa e Marco Giampaolo e diversi calciatori che hanno lasciato Genova come Bereszynski e Caputo. Ma gli incontri con i calciatori e i loro procuratori e avvocati sembrano avere dato gli esiti sperati, grazie anche all’opera di convincimento portata avanti dalla “commissione interna” composta da Quagliarella, Audero, Gabbiadini, Rincon e Ravaglia, supportata dall’appoggio esterno di Djuricic, che ha così convinto gli altri calciatori a rinunciare per ora al compenso di dicembre 2022.
Per i due allenatori esonerati si sta provando a trovare una quadratura per la risoluzione del contratto se le modalità dell’offerta del club verranno ritenute idonee dai due tecnici e dai loro rispettivi agenti.