La presentazione della nuova Superlega, i cui principi cardine sono stati svelati nella giornata di ieri, ha riacceso la discussione sul progetto che aveva stravolto il mondo del calcio per 48 ore nell’aprile del 2021. Progetto portato avanti dalla A22, società incaricata da club come Juve, Real Madrid e Barcellona, e nei confronti della quale gli oppositori sono tornati a far sentire la propria voce.
Questa mattina, dal proprio profilo ufficiale di Twitter, il presidente della Liga, Javier Tebas, ha pubblicato un lungo articolo, che da quanto riferisce lui stesso è stato censurato dalla maggior parte dei giornali e dei siti di tutto il mondo, che commenta i 10 punti presentati per la Superlega.
Di seguito la versione integrale del testo rilanciato da Tebas su Twitter: «Giovedì, la comunità calcistica europea si è svegliata con un opuscolo che delinea 10 principi che dovrebbero rendere lo sport preferito in Europa migliore che mai. Il suo autore, Bernd
Reichart, è entrato nel mondo dello sport solo quattro mesi fa come amministratore delegato di A22 Sports, agenzia finanziata dagli amici del presidente del Real Madrid, Florentino Perez, che è l’autore intellettuale di questa iniziativa. Iniziativa che ha in mente da molti anni, e non solo dal 2021».
«Chi di noi è stato vicino a Florentino Perez sa bene qual è il suo modello di calcio professionistico o, meglio, il modello dei grandi club. Allora qual è questa incredibile ricetta per il successo presentata da Mr. Reichart? Una “competizione multi-divisione con 60-80 squadre” che verrebbe selezionata “per merito sportivo annuale” senza “membri permanenti”. Promette stabilità finanziaria e prevedibilità giocando “un minimo di 14 partite europee ogni stagione”. Tutto questo, ovviamente, senza problemi di calendario. Incredibile. Certamente sorprendente. Ma c’è di più».
«Secondo i suoi principi, prospererebbero anche le leghe nazionali europee, che riceverebbero più risorse attraverso questa nuova lega europea. E, cosa ancora più incredibile, i fan che giocano fuori casa si godrebbero viaggi per partite più entusiasmanti e esperienze allo stadio migliori che mai. Tutto questo sarebbe possibile grazie a un nuovo modello di governance: far governare i club. Quali club? Senza dubbio solo i grandi club. I piccoli e medi non potranno partecipare né essere decisivi in cambio dell’elemosina dei grandi».
«Non fatevi prendere in giro. Questo è l’ultimo tentativo di dirottare il calcio europeo da parte dei grandi club. I grandi club, avvalendosi negli anni di varie entità, hanno più volte tenuto in ostaggio i vari organismi del calcio europeo, assicurandosi sempre più denaro e potere per loro. Il signor Reichart è il nuovo volto di un colpo di Stato dei grandi club per prendere il pieno controllo e trasformare il calcio europeo in uno sport per l’élite, non per tutti».
«La competizione immaginata dal signor Reichart e dai suoi amici è un colpo di Stato sul modello del calcio europeo e metterebbe fine ai campionati nazionali, qualunque cosa si dica. Da qui l’opposizione unanime delle leghe nazionali, di ogni dimensione. Il signor Reichart intende dare lezioni su ciò che è conveniente per tutti! I campionati europei».
«Tutti i leader di queste leghe sono così ignoranti? Attualmente la Conference League, l’Europa League e la UEFA Champions League sono competizioni orizzontali basate sui campionati nazionali di tutta Europa. I club di ogni paese si qualificano ogni stagione per le competizioni europee di diverso livello in base alle loro prestazioni nel campionato nazionale. Questo porta entusiasmo e passione ai fan di tutto il continente. Nessuno inizia la competizione nazionale senza nulla di assicurato».
«Questo modello “aperto” che il signor Reichart sottolinea, con diverse divisioni basate sulla meritocrazia, è quello di riservare la prima divisione ai grandi club. Questa prima divisione non ha accesso diretto dai campionati nazionali. Si intende trasferire in Europa il modello verticale delle leghe, il che significherebbe la distruzione sportiva ed economica di queste leghe nazionali. Di conseguenza essere tra i primi in un campionato non avrebbe accesso diretto alla prima divisione, questa categoria sarebbe riservata ai grandi».
«La sua sicurezza finanziaria è costruita sulla rovina finanziaria di tutti i campionati nazionali, dei suoi club e di gran parte della ricchezza che si genera attorno ad essa. I campionati nazionali rappresentano oggi il 75% degli introiti generati nel calcio europeo. Ci sono più di 40 leghe e associazioni professionistiche in Europa, più di 1.500 club professionistici, più di 53.000 calciatori professionisti, più di 75.000 dipendenti non sportivi che insieme generano più di 25 miliardi di euro di reddito e tanti lavori intorno».
«È che Mr. Reichart e i suoi amici sono i più intelligenti, e gli altri, UEFA, Federazioni, Leghe, club e fan, siamo i più stupidi?».