Entra nella fase clou il dossier dei diritti Tv di Champions, Europa League e Conference League. Si avvicina la data chiave della gara per trasmettere le competizioni europee per club tra il 2024 e il 2027: martedì prossimo, il 14 febbraio, quando curiosamente la Champions ripartirà con gli ottavi di finale dell’edizione 2022/23. In quell’occasione i broadcaster vecchi e nuovi metteranno le loro offerte sul tavolo della UEFA.
Come aveva rivelato Calcio e Finanza nelle scorse settimane, la UEFA aveva lanciato il 16 gennaio il bando per la presentazione delle offerte per i diritti tv delle tre competizioni del prossimo ciclo triennale. Un bando particolare, dal momento in cui è messo in vendita un prodotto nuovo: la Champions League a girone unico, con più partite garantite per ogni squadra.
Gli occhi sono puntati soprattutto sulle mosse di Sky, Amazon, DAZN (che resta comunque focalizzata sulla Serie A) e Mediaset, ma secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore c’è da registrare anche l’interesse della Rai, a completare una cinquina di pretendenti per i diritti. L’ultima volta della tv pubblica con la massima competizione europea per club risale alla stagione 2018/19.
Non va inoltre dimenticata una variabile non secondaria di cui tener conto: il venir meno del divieto per Sky di avere esclusive via Iptv (internet) imposto dall’Antitrust. E’ evidente che rappresenti un elemento di novità nelle aste per Champions, Europa e Conference League. E la UEFA, secondo indiscrezioni di mercato, soprattutto dalla prima conterebbe di portare a casa l’equivalente di 300 milioni di euro a stagione dal mercato italiano.
Del resto, la Champions rappresenta il boccone più ghiotto. Anche per il cambio della formula. A partire dal 2024 ci saranno più squadre (saliranno a 36) e non più gironi classici, ma 4 “fasce di livello differente” da 9 squadre l’una e 8 partite disputate da ciascuna squadra. Ogni squadra, indipendentemente dal livello in cui si trova, giocherà due partite con squadre di ognuna delle 4 fasce. Le partite totali cresceranno da 125 a 189 per una classifica in base al numero di partite vinte e perse.