Ricavi televisioni Italia
(Foto: Cesare Purini / Insidefoto)

Rai, Mediaset e Sky si spartiscono l’80% del mercato radiotelevisivo italiano, che nel 2021 segnava un giro d’affari di 8,5 miliardi di euro, avvicinandosi agli 8,7 registrati prima del Covid. Eppure, in agguato ci sono i big delle piattaforme streaming, con Netflix in testa, grazie ai suoi quasi 5 milioni di abbonati che permettono di sviluppare in Italia ricavi stimati attorno ai 550 milioni di euro, con una proiezione verso i 600 milioni per il 2022 che si è appena concluso.

Sono queste le principali evidenze emerse dall’ultimo report sul comparto Radio e Tv elaborato dall’Area Studi di Mediobanca. La Rai è prima per fatturato nel 2021 con 2,7 miliardi di euro, seguita da Sky con 2,5 miliardi e da Mediaset con 2 miliardi. Se il gruppo di Cologno Monzese sembra costretto a inseguire nel fatturato, in termini di redditività industriale (cioè di ebitda margin) è quello messo meglio in Italia, dietro solo a Paramount.

Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha registrato una crescita di 5 punti passando dal 4,7% al 9,7% di margine, secondo solo a Paramount, balzata da 9,7% a 19,4%. Bene anche Walt Disney, con una crescita di 5,8 punti che le ha consentito di passare da un margine negativo dello 0,5% a uno positivo del 5,3%. Nonostante i segnali incoraggianti avuti nel 2021, Mediobanca sottolinea come per l’intero 2022 si stimi un calo dei ricavi del 4% per i principali operatori attivi in Italia.

Le motivazioni risiedono nell’ulteriore contrazione della pay tv tradizionale e nel rallentamento della raccolta pubblicitaria, che potrebbe chiudere con un calo del 5%. Il tutto con la solita controtendenza dello streaming, anche se con il mercato quasi saturo bisognerà adottare nuove pratiche, a cominciare dall’intervento sulla condivisione degli account (tutto ciò a cui sta già lavorando Netflix).

A livello generale Mediobanca sottolinea come nei nove mesi 2022 i ricavi aggregati delle principali realtà Media & Entertainment siano cresciuti dell’8,2% a livello tendenziale. Quel che ne emerge è la forza dello streaming: i ricavi sono aumentati del 14,8% e valgono il 17% circa del giro d’affari complessivo.

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