JP Morgan, Searchlight, Carlyle (con Apax e The Three Hills), Apollo, Goldman Sachs, Citibank e Deutsche Bank. Sarebbero questi – scrive Il Sole 24 Ore – i nove fra fondi e banche internazionali che si sono fatti avanti con la Lega Serie A all’interno di sette diverse manifestazioni di interesse annunciate nella giornata di ieri dall’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo.
In ballo ci sono finanziamenti con cifre fino a un miliardo di euro. Quattro di queste manifestazioni di interesse sarebbero già state evidenziate in maniera più forte e strutturata rispetto alle ultime tre e possono togliere un po’ di pressione al turning point della nuova asta per i diritti televisivi da cui dipende in gran parte il finanziamento del massimo campionato.
Dall’altra parte, se proprio la chiamata ai vari DAZN e Sky non dovesse andare per il verso giusto con la garanzia di introiti almeno pari a quelli ottenuti con l’ultima tornata, a quel punto i finanziamenti assumerebbero un ruolo e un’importanza anche maggiori rispetto a quelli attuali. Bisognerà capire tuttavia quale sarà l’accoglienza dei presidenti, dopo la prima esperienza – con CVC-Advent-Fsi – sfumata sul finire.
In lizza, come detto, c’è un po’ tutto il Gotha della grande finanza, soprattutto capitali americani e anglosassoni. Sette manifestazioni, ma nove tra fondi e istituzioni finanziarie si sarebbero fatti avanti: come detto le americane JP Morgan, Goldman Sachs e Citibank ma anche gruppi finanziari attivi in “special situation” come Searchlight e Apollo fino a una cordata guidata dal colosso USA del private equity Carlyle (assieme ad Apax e The Three Hills) per finire con il gruppo bancario tedesco Deutsche Bank.
I presidenti non hanno ancora le idee chiare su cosa fare e molti di loro non sono disposti a cedere quote azionarie della società che gestirà la prossima tornata dei diritti televisivi. Il focus vira quindi su altre forme e strumenti finanziari, come finanziamenti e cartolarizzazioni. Il prossimo 24 febbraio è prevista l’assemblea di Lega dove potrebbe essere scelto l’advisor finanziario che valuterà le diverse manifestazioni d’interesse: circola il nome di Lazard che già due anni fa era stato coinvolto dai presidenti