Gasperini: «Plusvalenze? Atalanta tirata in mezzo malamente»

Nel post partita di Juventus-Atalanta, terminata con il risultato di 3-3, anche l’allenatore dei bergamaschi, Gian Piero Gasperini, ha commentato a DAZN la sentenza che ha colpito i bianconeri in…

Serie A, Atalanta-Verona in streaming gratis? Guarda la gara in diretta
Gian Piero Gasperini (Photo Antonietta Baldassarre / Insidefoto)

Nel post partita di Juventus-Atalanta, terminata con il risultato di 3-3, anche l’allenatore dei bergamaschi, Gian Piero Gasperini, ha commentato a DAZN la sentenza che ha colpito i bianconeri in merito all’indagine condotta in merito alle plusvalenze registrate nei bilanci del club e che ha visto coinvolte altre 8 società che però sono state tutte assolte.

«Questa è una situazione che si è creata nel calcio – ha commentato Gasperini -. Io sono un uomo di calcio, un uomo di campo. Sono felice quando un ragazzo arriva all’Atalanta, lo vedi crescere e va in una grande squadra. Questo è il mio compito. Il resto è nato da situazioni fuori campo. Io della Juventus ho un ricordo di quelli che hanno vinto il Mondiale dell’82, poi dei Trapattoni, dei Lippi, dei Ventrone, dei Vialli, dei Del Piero e tutti quelli che mi hanno permesso di formarmi. Il resto non è mia competenza».

Gasperini ha anche commentato le voci che volevano coinvolta anche l’Atalanta, protagonista degli ultimi anni del calcio italiano con sorprendenti risultati sul campo, accompagnati da operazioni molto redditizie per i nerazzurri in sede di mercato: «A volte l’Atalanta è stata tirata in mezzo malamente, invece bisogna distinguere. E stata tirata in mezzo in modo errato. Noi tutti gli anni, anche quelli migliori in cui siamo andati in Champions, all’inizio non sapevamo qual era il nostro traguardo. Ce lo siamo conquistati sempre strada facendo, rimanendo competitivi con squadre anche forti».

Su questa stagione e la classifica modificata in corsa che ha tolto la Juventus dalle posizioni di vertice, di fatto avvicinando l’Atalanta ancora di più al quarto posto: «La classifica ora è molto buona, ma è ancora tutto da giocare. Se tra un paio di domeniche siamo ancora lì potremo dirlo, è chiaro che ci siamo, nessuno si tira indietro, ma è un campionato strano. Io non sono così felice quando si cambia la classifica in corsa, diventano meno credibili i campionati così, si rimane sospesi per mesi. Abbiamo chiuso il girone d’andata bene, siamo felici della nostra crescita. Ora stiamo giocando meglio e ci sentiamo più fiduciosi».