Il futuro di Agnelli: tra i grandi azionisti della BV alla Lamse

“La mia volontà dopo un periodo così intenso è quella di voltare pagina e di riaggredire con passione dopo qualche giorno di vacanza la mia pagina bianca. La volontà è…

Agnelli progetto Superlega

“La mia volontà dopo un periodo così intenso è quella di voltare pagina e di riaggredire con passione dopo qualche giorno di vacanza la mia pagina bianca. La volontà è di poter affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte. Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei”. Così l’ormai ex presidente della Juventus Andrea Agnelli ha spiegato, nell’assemblea degli azionisti andata in scena oggi, la decisione di fare un passo indietro non solo dai ruoli nel club bianconero (come già reso noto a fine novembre a seguito dell’inchiesta della Procura di Torino su plusvalenze e manovre stipendi) ma anche da quelli in Exor e in Stellantis, le due principali società dell’impero Agnelli-Elkann.

Cosa farà, quindi, Andrea Agnelli dopo l’addio ai principali ruoli operativi? Dagli investimenti personali con la Lamse al ruolo nella gestione dell’impero fino alla Superlega, non mancheranno le questioni sul tavolo per l’ex presidente bianconero.

Intanto va sottolineato come rimarrà comunque tra i principali azionisti della famiglia nella cassaforte Giovanni Agnelli Bv, oltre a rimanere all’interno del CdA della holding stessa. La Giovanni Agnelli Bv, con sede ad Amsterdam, è una società peculiare. Se a valle ha come unico asset Exor e quindi la holding quotata è la sua unica fonte di entrate, a monte ha come azionisti. Per statuto infatti solo se si appartiene a uno di questi rami, si può essere soci della Giovanni Agnelli Bv e anche le norme per l’eventuale trasferimento di quote sono severissime.

Gli azionisti della Giovanni Agnelli BV

Dopo l’ultimo riassetto, la Dicembre (legata al ramo degli eredi Giovanni Agnelli e guidata da John Elkann) ha incrementato fino al 38% il controllo sulla società olandese rispetto al 36% di fine 2016. Gli eredi di Umberto Agnelli sono invece rappresentati dallo stesso Andrea Agnelli e dalla sorella Anna con un pacchetto di loro proprietà pari all’11,85%, mentre il ramo di Maria Sole è salito al ruolo di secondo azionista con il 12,32% mentre il ramo di Giovanni Nasi ha l’8,79%.

  • Dicembre (John Elkann e eredi Giovanni Agnelli) – 38%
  • Ramo Maria Sole Agnelli – 12,32%
  • Ramo Umberto Agnelli (Andrea Agnelli e Anna Agnelli) – 11,85%
  • Ramo Giovanni Nasi – 8,79%
  • Ramo Laura Nasi-Camerana – 6,26%
  • Ramo Susanna Agnelli – 5,11%
  • Ramo Cristiana Agnelli – 5,05%
  • Ramo Clara Nasi-Ferrero di Ventimiglia – 3,53%
  • Ramo Emanuela Nasi – 2,58%
  • Ramo Clara Agnelli – 0,27%
  • Azioni proprie – 6,24%

La Lamse, holding personale di investimento

Per quanto riguarda, invece, la gestione del proprio patrimonio, per Andrea Agnelli tutto ruota intorno alla Lamse, la holding personale d’investimento controllata e presieduta dallo stesso Agnelli, che è principale azionista della società con il 51% delle quote (il 49% è nelle mani della sorella Anna).

La società, dopo il rosso di 1,52 milioni del 2020, ha registrato un utile di 73mila euro nel 2021 con ricavi per 450mila euro (legati in particolare a prestazioni di consulenze). Nel corso del 2021, Lamse ha mantenuto invariata la partecipazione detenuta in Investimenti Industriali S.p.A., con una quota pari al 50,01% del capitale sociale: nell’ultimo anno, la Investimenti Industriali (che ha chiuso il bilancio con un utile di 1,2 milioni grazie alla plusvalenza netta di 1,4 milioni derivante dalla cessione delle azioni di Lastminute Group e patrimonio netto in crescita a 5,7 milioni) è salita al 4,68% della Nobis Assicurazioni, mantenendo inoltre una quota del 3,8% in Liberty Zeta Limited.

Nessuna modifica anche nelle partecipazioni di Lamse in Liberty Zeta Limited (4,8%), Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (31%), Hicmobile (5%) e Royal Park Real Estate (0,12%), così come nelle controllate Diodo 1 e Diodo 2. Nel corso del 2021, invece, Lamse ha riorganizzato una parte del proprio portafoglio partecipazioni, conferendo alcuni dei propri investimenti diretti (nel dettaglio in Gamma Luxembourg 2A Sarl, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica e Italian Energy Efficiency Fund II) in un fondo di investimento lussemburghese denominato Lamse Alternative Investments RAIF, da cui ha ricevuto 121.653,09 quote per un controlvalore complessivo di 12,1 milioni. In seguito, ha sottoscritto ulteriori 24.250 quote del fondo, con un valore della partecipazione salito a 14,5 milioni di euro complessivi. Le immobilizzazioni finanziarie legate a partecipazioni e titoli sono salite così complessivamente a 22,9 milioni di euro rispetto ai 19 mililoni del 2020.

Infine, il patrimonio netto di Lamse si assesta sui 25,4 milioni di euro, a fronte di un capitale investito immobilizzato (CI) appunto di 22,9 milioni. Si tratta di un leggero aumento rispetto ai 225,3 milioni del 2019 (CI di 19 milioni).

Superlega e non solo, gli altri affari

Tra gli altri ruoli, Andrea Agnelli ha anche cariche nella società immobiliare F.L.M. 75, nella società Azienda Agricola Andrea Agnelli ed è consigliere e vicepresidente del Royal Park Golf & Country Club I Roveri. Quest’ultimo è guidato dallo stesso Andrea Agnelli attraverso la Newco Roveri (di cui possiede il 54% con, tra gli altri azionisti, alcune fiduciarie ma anche la madre Allegra Caracciolo, la sorella Anna, l’ex moglie Emma Winter e Andrea Nasi), che a sua volta possiede il 51,75% della Royal Park Real Estate.

A livello sportivo, inoltre, va ricordato non solo che Andrea Agnelli rimarrà azionista della Juventus sia attraverso Exor che direttamente (ha infatti 96.711 quote a livello personale), ma attualmente manterrà anche il ruolo di vicepresidente della European Super League Company S.L.U., ovverosia la società di diritto spagnolo costituita allo scopo di far nascere e di gestire la Superlega.