FIFA, obiettivo 2 mld di ricavi dal nuovo Mondiale per Club

A febbraio si giocherà in Marocco la nuova edizione del Mondiale del Club, che andrà in scena ancora con la formula utilizzata negli ultimi anno. A partire dal 2025…

FIFA ricavi nuovo Mondiale per Club
(Foto: Richard Heathcote/Getty Images)

A febbraio si giocherà in Marocco la nuova edizione del Mondiale del Club, che andrà in scena ancora con la formula utilizzata negli ultimi anno. A partire dal 2025 la competizione si allargherà invece a 32 squadre secondo il disegno illustrato dal presidente della FIFA, Gianni Infantino.

Inutile dire, come questa decisione abbia scatenato polemiche, sia da parte della UEFA sia dal comitato delle Leghe europee, per un calendario già intasato a cui si andrebbero ad aggiungere ancora più partite.

Secondo quanto riporta MF-Milano Finanza, durante la finale del Mondiale in Qatar fra Infantino e il numero uno della UEFA Aleksander Ceferin c’è stato solamente un saluto di circostanza, contornato appunto dalle ultime polemiche fra i due organi calcistici. Infatti nel progetto del Mondiale per Club a 32 squadre le risorse economiche andranno per lo più a società fuori dall’Europa, con la FIFA che punta a incassare almeno 2 miliardi dalla vendita dei diritti televisivi del nuovo Mondiale per Club.

La competizione allargata partirà dal 2025 e si svolgerà ogni quattro anni, anche se la possibilità di farla giocare a due anni di distanza non è a priori da scartare. Al momento non si conosce il criterio sul quale selezionare queste 32 squadre, viste che nella sua formula il Mondiale per Club lo giocano solamente sette squadre.

La FIFA ha già comunicato la decisione e alcuni dettagli in una recente riunione con le cinque confederazioni, ottenendo il via libera della maggioranza. La UEFA non avrebbe tuttavia accolto con favore l’iniziativa, temendo che il nuovo formato del torneo possa fare ombra alla Champions, sottraendole risorse di broadcaster e sponsor.

Il nuovo Mondiale per Club è stato anche tema di dibattito nella riunione riservata tenutasi venerdì 16 dicembre a Milano fra i responsabili delle Leghe europee. I vertici di Serie A, Liga spagnola, Bundesliga e Ligue 1 temono un’ulteriore congestione dei calendari a danno dei tornei domestici e della salute dei calciatori. Già con il nuovo formato allargato della Champions League, al debutto nella stagione 2024/25, si giocheranno più partite nelle competizioni europee che in quelle nazionali.

Un altro punto che preoccupa le varie leghe nazionali è quello delle risorse che saranno in grado di raccogliere dalle emittenti. Viste le previsioni, il Mondiale per Club dovrebbe incassare minimo 2 miliardi, mentre la nuova Champions circa 5, quante risorse rimarrebbero alle emittenti per aggiudicarsi la trasmissione dei campionati nazionali?