«Comportamento irriguardoso» nei confronti del responsabile dell’antidoping. Questa l’accusa nei confronti di Andrea Pinamonti che è stato deferito per 20 giorni, dopo il patteggiamento dello stesso attaccante del Sassuolo.
I fatti, secondo quanto riferisce l’ANSA, risalgono allo scorso 15 ottobre, quando Andrea Pinamonti ha rivolto parole offensive a un ufficiale incaricato per i controlli antidoping ai calciatori. In quella data il Sassuolo ha giocato in trasferta a Bergamo, in casa dell’Atalanta, gara finita 2-1 per i nerazzurri guidati da Gasperini.
La procura antidoping di Nado Italia, dopo aver ascoltato e letto le testimonianze delle parti in causa, ha deciso per una condanna di 20 giorni, che parte ufficialmente da oggi, lunedì 21 novembre e terminerà il 10 dicembre. In questo periodo, Pinamonti potrà allenarsi con la propria squadra e prepararsi al ritorno del campionato di serie A fissato per il 4 gennaio.
Una deferimento, insomma, che non inficia in alcun modo l’attività del calciatore che ha ammesso le proprie colpe e ha subito così un provvedimento più leggero rispetto a quello previsto dal regolamento. La squalifica scadrà infatti prima della ripresa del campionato.