De Laurentiis: «Noi più veloci e intelligenti sul mercato»

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista a The Telegraph, parlando dell’ottimo inizio di stagione dei partenopei e dalle decisioni difficili che in estate hanno portato la…

De Laurentiis Sky chiusura

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista a The Telegraph, parlando dell’ottimo inizio di stagione dei partenopei e dalle decisioni difficili che in estate hanno portato la società a tagliare i ponti con alcuni simboli del club, per fare spazio a talenti emergenti che stanno rispondendo – almeno per ora – alla grande sul campo.

«Sai, il mio primo lavoro è l’intrattenimento. Produzione di film, produzione di fiction, teatro, da 55 anni, quindi quando ho iniziato a dedicarmi al calcio pensavo sempre all’intrattenimento. Quando facciamo un film devi investire in alcune idee e in una sceneggiatura per accontentare il tuo spettatore. Lo stesso vale per lo sport e il calcio. Hai un obbligo», ha detto il presidente del Napoli.

Per i De Laurentiis, questo spettacolo non si limita al Napoli. Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio, è presidente del Bari, che attualmente è capolista in Serie B alla pari con Brescia e Reggina: «Il fatto che siamo al primo posto in classifica, anche con il Bari in Serie B, è perché da quando ci occupiamo di calcio, lavoriamo come nei film o nelle fiction. L’unica differenza è che quando crei una sceneggiatura conosci la fine, sai esattamente come accontentare lo spettatore».

«Quando allestisci una squadra hai tanti problemi da affrontare e non sai cosa succederà. Non ci sono concorrenti nei film. Potrebbero esserci film della Disney, della Universal, della Warner. Ma quando la tua squadra gioca contro le migliori come l’Ajax o il Liverpool o il Bayern Monaco o chiunque giochi a un certo livello, non sai mai cosa può succedere», ha aggiunto ancora De Laurentiis.

De Laurentiis non crede però nella fortuna: «Ho prodotto, con il finanziamento dei miei soldi, 400 film e non ho mai avuto un flop. Non è fortuna. Duro lavoro, concentrazione, idee e marketing. Se non commercializzi la tua gente e non sai cosa ci si aspetta da te, è come uno spettacolo senza piacere agli spettatori. Lo stesso vale per il calcio».

Poi, il patron del club campano si sofferma sul “segreto” del mercato estivo e di questo inizio di stagione: «Nelle trattative siamo stati più intelligenti e veloci dei nostri concorrenti. Avevamo già avuto l’ispirazione su alcuni giocatori. Poi a tutti gli altri piace andare negli Stati Uniti, in Australia, in Cina o in Giappone prima della stagione. Noi non ci siamo mai spostati. Se devo giocare contro squadre importanti, voglio giocare nel posto dove stavamo facendo il ritiro, rigorosamente in Italia in montagna a 1.200 metri».

«Quando prepari molto bene le persone, i risultati arrivano. C’è anche un team di psicologi, non contano solo le capacità atletiche. Quando devi costruire una squadra devi mescolare psicologia, testa e fisico e devi avere un gruppo perché l’individuo non porterà mai una vera vittoria. Devi essere un gruppo», ha concluso il patron del Napoli.