Per la seconda sessione di mercato estiva consecutiva, il Barcellona sta lottando per tesserare i suoi nuovi acquisti a causa della disastrosa situazione economico-finanziaria e delle regole imposte dalla Liga spagnola, che prevede un tetto salariale, un limite di spesa per ammortamenti, stipendi e altre voci che non può essere superato dai club ed è legato al loro fatturato.
La scorsa estate proprio questa situazione ha contribuito all’addio doloroso con la stella Lionel Messi. Non solo, difficoltà sono state registrate anche per quanto riguarda il tesseramento di Memphis Depay e di Eric Garcia, per la cui registrazione è stato necessario un taglio degli stipendi di alcuni senatori del club, che si sono messi a disposizione.
Una situazione simile si è verificata anche quest’estate, quando il Barcellona ha dovuto fare ricorso a una serie di leve economiche per poter tesserare i nuovi acquisti prima della gara di esordio della Liga contro il Rayo Vallecano.
La società è stata costretta a vendere il 25% dei diritti tv per i prossimi 25 anni al fondo Sixth Street e allo stesso tempo ha ceduto una doppia quota del 24,9% dei Barça Studios – il comparto che si occupa di NFT, Token e metaverso – a Socios e a Orpheus Media, società di (co-fondatore di Mediapro). Nel complesso queste operazioni hanno portato nelle casse dei blaugrana circa 700 milioni di euro.
Ciò nonostante, uno degli ultimi acquisti, Jules Kounde, non è ancora stato tesserato. Secondo Barça Universal il club ha bisogno ancora di circa 22 milioni di euro per inserirlo nella lista ufficiale degli utilizzabili. Le imminenti partenze di Memphis Depay e Pierre-Emerick Aubameyang potrebbero aiutarli a raggiungere questo obiettivo.
Tuttavia, l’intera situazione è stata un’esperienza frustrante per il club e i tifosi. Per questo motivo, il Barcellona starebbe addirittura valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale contro LaLiga e il suo presidente Javier Tebas per le rigide norme imposte a livello nazionale con il limite salariale. Il tutto considerando anche che gli altri quattro massimi campionati europei non sono vincolati da un regolamento simile.
Non va ovviamente ignorato che i problemi del Barcellona nascono dalla gestione del club (cosa che al Real Madrid non è successa, ad esempio) e che sicuramente queste difficoltà sono state amplificate dal Covid. La situazione è tutt’altro che ideale e sarà interessante capire se i blaugrana passeranno davvero alle vie legali. Per il momento, l’obiettivo resta quello di tesserare Koundè e, auspicabilmente, cedere gli esuberi nel miglior modo possibile.