Football Affairs la Premier che punta all’NBA – Questa sera, con il fischio di inizio del match Crystal Palace – Arsenal prenderà il via ufficialmente l’edizione 2022/23 della Premier League. Senza troppi indugi è possibile affermare che con derby londinese avrà inizio il campionato di calcio più atteso del mondo.
Sì perché per presenza di top players e allenatori, per qualità di gioco e spettacolo offerto ai tifosi, il campionato inglese è ormai al top nel Vecchio Continente e non solo.
Non è un caso che i giocatori più forti e ambiziosi vogliano sfidarsi negli stadi inglese. Stelle del calcio come De Bruyne o Salah militano stabilmente in Premier, così come hanno scelto la Premier per portare ancor più in alto il proprio livello fuoriclasse come Haaland o Darwin Núñez.
Non sono di minor prestigio le panchine del campionato inglese: Klopp, Guardiola e dallo scorso anno anche Antonio Conte metteranno a confronto le proprie idee e la propria visione di gioco in Premier, garantendo innovazione tecnica e stilistica ai club che guidano.
Ma la presenza del meglio del calcio mondiale, tra panchine e campi, non è figlia di un improvviso innamoramento collettivo per l’Inghilterra; è un risultato che trova origine in un lungo percorso che ha portato la Premier al livello attuale.
Football Affairs la Premier che punta all’NBA – il meglio del calcio parla inglese
In primo luogo c’è la sostenibilità economica nella gestione dei club, forte anche di attente gestione di proprietà a stelle e strisce, che è un valore di indiscutibile forza. Poi c’è la qualità delle strutture e delle infrastrutture, a cui si aggiungono i ricavi in crescita su tutte le linee di revenue dagli incassi da matchday, con gli stadi pieni, a quelli legati ai diritti televisivi.
Basti pensare che, solo su quest’ultimo punto, l’ultima classificata in Premier guadagna più della prima in Serie A, come è stato raccontato dalle colonne di Calcio e Finanza.
Ma non è solo il business, la qualità del gioco o la forza di richiamo dei nomi di punta a fare da traino al campionato inglese.
C’è anche la visione che non si limita al momento contingente ma ragiona con lungimiranza a medio se non lungo termine.
Come insegna l’NBA oltreoceano, anche la Premier si sta mostrando sempre più attenta a importare le best practice da altri sport, per migliorare il proprio livello anno dopo anno.
L’ultimo esempio, solo in ordine temporale, è la discussione emersa negli scorsi giorni in merito alla possibilità di rendere pubbliche le registrazioni delle conversazioni tra arbitri e VAR dopo le partite.
Una scelta che, a prescindere da ogni possibile valutazione, ha visto precedenti solo nella MLS statunitense o, per restare in terra inglese, nel rugby dove le discussioni arbitrali sono aperte anche al pubblico televisivo.
Football Affairs la Premier che punta all’NBA – la nuova risorsa del calcio femminile
Da ultima, e non di certo meno importante, l’attenzione di club alle proprie divisioni femminili che vedono nella crescita di popolarità del campionato femminile, trainato anche dalla vittoria dell’Inghilterra degli ultimi campionati europei, un’opportunità per far crescere il movimento in un’ottica collettiva, riempiendo gli stadi anche di tifosi al femminile e spingendo le ragazze a praticare lo sport.
Nel Football Affairs di questa settimana Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza, passa in rassegna i punti di forza del campionato inglese, sul quale la nostra Serie A, ma non solo, ha molto terreno da recuperare.