San Siro, via hotel e parte degli uffici ma costerà 1,2 mld

Con l’indice volumetrico ridotto, il progetto del nuovo San Siro dovrà articolarsi su 98 mila metri quadrati e non più sui 140 mila progettati nel 2019. Lo scrive Il Corriere…

Dibattito pubblico San Siro

Con l’indice volumetrico ridotto, il progetto del nuovo San Siro dovrà articolarsi su 98 mila metri quadrati e non più sui 140 mila progettati nel 2019. Lo scrive Il Corriere della Sera, spiegando però che quello che resta invariato rispetto all’inizio è invece il finanziamento previsto da Inter e Milan: 1,2 miliardi di euro.

Questo perché nei mesi recenti sono «aumentati vertiginosamente i costi dei materiali di costruzione» dell’impianto e delle facilities che lo accompagneranno. Ad essere eliminati dal nuovo progetto sono l’hotel – che aveva sede nella torre, sparita dai rendering – e una parte degli uffici. Restano invece la parte dei retail e quella dell’entertainment che sono stati collocati nella parte interrata della “collinetta”.

Nella torre elicoidale che richiama invece l’attuale Meazza andranno gli uffici e un centro congressi. E del vecchio stadio resta anche il “terzo anello” rosso. Il nuovo disegno prevede, infine, anche un museo per entrambe le squadre, che arricchirà così il progetto definitivo.

Ora le attenzioni sono per la roadmap che porterà, dalla metà di settembre, all’inizio del dibattito pubblico. La prossima settimana le squadre consegneranno al Comune una bozza avanzata del progetto su cui Palazzo Marino potrà presentare dei rilievi entro fine agosto. A quel punto, Inter e Milan le dovranno recepire in pochissimi giorni per poter inviare subito il dossier alla Commissione Nazionale Dibattito Pubblico.

Quindi il progetto sarà pubblico così come il calendario di incontri: il dibattito coordinato da Andrea Pillon inizierà da metà settembre per proseguire fino a fine ottobre. Poi Pillon avrà tempo 30 giorni per redigere la sua relazione in base alla quale club sportivi e Comune vedranno cosa è recepibile e cosa no. Infine, ci sarà un passaggio in Giunta o in Consiglio Comunale auspicabilmente entro la fine dell’anno.