Napoli-Osimhen, riparte il processo sportivo? Servono nuove prove

Napoli Osimhen indagine – La Procura di Napoli ha aperto un’indagine sull’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 per un esborso di oltre 76 milioni di euro. Nell’affare avevano…

SSC Napoli v US Sassuolo - Serie A
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Napoli Osimhen indagine – La Procura di Napoli ha aperto un’indagine sull’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 per un esborso di oltre 76 milioni di euro. Nell’affare avevano fatto il percorso inverso alcuni calciatori della Primavera, trasferimenti indagati poi nell’ambito del caso plusvalenze.

Un mese fa, dopo i deferimenti della procura Figc, il Tribunale federale assolse gli 11 club (tra cui di Serie A Napoli, Juve, Samp, Empoli e Genoa, poi retrocesso) e i 62 dirigenti coinvolti, stabilendo che fosse impossibile fissare il valore di un calciatore. Sentenza ribadita anche in Corte d’appello.

Napoli Osimhen indagine – La riapertura delle indagini sul caso plusvalenze

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il nuovo materiale investigativo raccolto dalla Procura di Napoli potrebbe portare ad una riapertura del caso in sede sportiva. Il procuratore federale Giuseppe Chinè scriverà alla Procura di Napoli per chiedere di visionare le carte dell’inchiesta e verificare l’esistenza di novità che potrebbero far riaprire l’indagine. L’articolo 63, comma d, parla infatti di riapertura in caso di «fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia».

Per quanto riguarda le possibili sanzioni, bisogna far riferimento al codice di giustizia della Figc. In particolare a due articoli: il numero 4, dove si parla dell’osservanza dei principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva; il numero 31, relativo alle violazioni in materia gestionale ed economica.

Napoli Osimhen indagine – I possibili provvedimenti

Cosa rischia De Laurentiis? Nel caso venisse stabilita la violazione dell’articolo 4 ci sarebbe un’inibizione significativa. Se invece i fatti fossero riconducibili all’articolo 32, il provvedimento dipenderebbe dal comma: un mese di inibizione se riguardasse quello che non avrebbe influito sull’iscrizione, altrimenti una pena più sostanziosa.

Il club, infine, nel caso venisse accertato che l’eventuale falso sarebbe stato decisivo per l’iscrizione al campionato, andrebbe incontro alla penalizzazione di uno o più punti in classifica, fino a pene più gravi.

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