Un difetto di notifica alla parte offesa ha fatto slittare al prossimo 6 ottobre l’apertura dell’udienza preliminare, davanti al Gup di Cagliari, che dovrà decidere sul rinvio a giudizio chiesto dal procuratore aggiunto Guido Pani e dal pm Danilo Tronci al termine dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari sul presunto riciclaggio da parte della Saras, società presieduta dall’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, a seguito dell’acquisto di grezzo di origine curda nel 2016.
Stralciata già prima della chiusura delle indagini la parte d’indagine che ipotizzava l’acquisto di petrolio dell’Isis: su questo la Procura ha chiesto delle rogatorie internazionali e proseguono gli accertamenti.
Nel fascicolo approdato davanti al Gup Giorgio Altieri sono otto gli indagati, più due società. Tra questi spiccano, oltre a Saras, il manager Dario Scaffardi e la Petracco. Il collegio difensivo è formato dagli avvocati Alfredo Diana, Francesco Mucciarelli, Alessandro Boni, Luigi Fornari, Franco Balsamo, Carlo Sassi, Francesco Centonze e Matteo Buzzone.
Da Saras hanno ribadito “la piena estraneità della società e dei dirigenti coinvolti a qualunque condotta illecita, e la piena fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria”.