Tribunale Ue: Fininvest venda il 20% di Mediolanum

Fininvest dovrà cedere le quote che eccedono il 9,9% del capitale di Mediolanum. Lo ha confermato il Tribunale dell’Unione europea al quale la holding e Silvio Berlusconi avevano fatto ricorso…

Baiardo foto Berlusconi

Fininvest dovrà cedere le quote che eccedono il 9,9% del capitale di Mediolanum. Lo ha confermato il Tribunale dell’Unione europea al quale la holding e Silvio Berlusconi avevano fatto ricorso per chiedere l’annullamento della decisione con cui la Bce, nell’ottobre del 2016, aveva imposto la vendita del 20% di Mediolanum sul presupposto dell’assenza dei requisiti di onorabilità in capo all’ex premier, come conseguenza della condanna per frode fiscale del 2013.

Fininvest ritiene le motivazioni del Tribunale «gravemente erronee in fatto e in diritto» e ha «dato mandato ai propri legali di impugnare la sentenza» davanti alla Corte di giustizia dell’Ue. «Fino alla pronuncia definitiva», ricorda la holding, «resta sospeso» il provvedimento con cui Bankitalia, in attuazione della decisione della Bce, ha imposto la vendita. I tempi non saranno brevi: si parla di due, tre anni.

La vicenda trae origine dalla trasformazione di Mediolanum in Banca Mediolanum, riassetto societario che, nel 2015, ha fatto scattare per Fininvest e Berlusconi la procedura con cui la Bce valuta l’idoneità dell’acquirente di una partecipazione qualificata in una banca, esame conclusosi, su proposta di Bankitalia, con il diniego dell’autorizzazione a superare il 10%.

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«Una previa valutazione dell’idoneità» di chi vuole acquisire una partecipazione in una banca, spiega il Tribunale, «è indispensabile per assicurare che la proprietà di tali enti creditizi rimanga idonea e solida sotto il profilo finanziario», ne venga garantita «la gestione sana e prudente» nonché «l’idoneità del candidato acquirente e la solidità finanziaria del progetto di acquisizione».

La fusione di Mediolanum in Banca Mediolanum ha modificato «la struttura giuridica della partecipazione qualificata» di Fininvest e «pertanto, la Bce ha correttamente concluso nel senso che l’operazione di fusione in questione costituiva un’acquisizione di una partecipazione qualificata». E’ la seconda volta che a Fininvest viene imposto di vendere il 20% di Mediolanum per via della condanna di Berlusconi. Il primo provvedimento era stato annullato dal Consiglio di Stato nel 2016.