La Liga ha pubblicato il Rapporto Economico per la stagione 2020/2021, campionato in cui la pandemia ha avuto il maggiore impatto. Per la prima volta dal 12/13, il massimo campionato spagnolo ha chiuso l’annata sportiva in rosso, con le perdite che si sono attestate a 892 milioni di euro, di cui il 56% corrisponde a un singolo club, il Barcellona (anche se La Liga non menziona il club nel report). L’indebitamento netto dei club è passato da 1.710 milioni a 1.946 milioni. Il 40% di tale importo corrisponde al Barcellona.
Perché le perdite nette dei club sfiorano i 900 milioni di euro e l’indebitamento netto è aumentato di soli 236 milioni? La Liga evidenzia un elemento che chiama “stabilizzatore automatico”. Quando il mercato scende, i club vendono di meno e comprano di meno. Il calo delle vendite ha un impatto sfavorevole diretto e immediato sui risultati della stagione, mentre gli acquisti lo faranno solo gradualmente nei prossimi anni a causa degli ammortamenti.
Un altro elemento per il quale l’indebitamento netto non è aumentato così tanto è legato ai quasi 480 milioni di perdite del Barcellona, di cui 250 milioni sono dovuti ad accantonamenti, convenzioni contabili legate al risanamento straordinario del suo bilancio, senza impatto finanziario immediato.
L’effetto della pandemia ha portato i ricavi totali a 3,8 miliardi di euro, quando normalmente si aggiravano intorno ai 5 miliardi. Due le ragioni principali che hanno determinato questa flessione: il mercato dei giocatori e i ricavi dalla biglietteria (abbonamenti e botteghino) sono diminuiti. Tutto ciò ha portato l’investimento netto sul mercato a 5 milioni, che nel 2019/20 era stato di 405 milioni e nel 2018/19 di 292 milioni.
Un altro fatto che la Liga mette in evidenza è che i proprietari dei club hanno sottoscritto aumenti di capitale per circa 215 milioni di euro.
La Liga prevede che la prossima stagione i dati inizieranno a salire e che saranno completamente normalizzati nella stagione 2023/24. Secondo le stime i ricavi saliranno a 4.012 milioni nel 2021/22, stagione che sta per concludersi, mentre le perdite nette saranno di 297 milioni e l’indebitamento netto rimarrà praticamente lo stesso.
Il 2022/23, se le previsioni fossero rispettate, sarebbe la prima stagione senza perdite dopo il Covid. La Liga sottolinea che la situazione del campionato spagnolo è migliore di quella del resto dei campionati maggiori. “Il calcio professionistico spagnolo ha superato la fase più acuta della crisi causata dal COVID-19, e lo ha fatto sostanzialmente meglio di altri campionati di riferimento in termini di impatto su entrate e risultati”.
In questo senso la Premier ha perso nelle ultime due stagioni circa 3 miliardi di euro con ricavi per 7,5 miliardi, la Bundesliga ne ha perso 474 milioni su ricavi pari a 3 miliardi, il massimo campionato francese accumula perdite per 946 milioni con ricavi per 4,8 miliardi. Infine la Serie A ha perso 1,8 miliardi con ricavi per 3,5 miliardi.