Sale a 1,5 miliardi il portafoglio USA di Exor. La quota con il maggior valore è rappresentata dal 2,6% detenuto nella società canadese Cameco, maggiore estrattore di uranio al mondo.
Un investimento in linea con le convinzioni di John Elkann, secondo cui il nucleare «sarà fondamentale per affrontare la triplice sfida di ridurre la scarsità energetica, elettrificare le applicazioni industriali e sostituire i combustibili fossili».
Come sottolinea MF-Milano Finanza, la holding della famiglia Agnelli-Elkann nei suoi investimenti a Wall Street dimostra una spiccata predilezione per la old economy. Nel complesso, le quotate legate all’energia fossile (gas, fracking e servizi petroliferi) rappresentano circa la metà del portafoglio americano da oltre 1,5 miliardi della holding e hanno.
Per quanto riguarda gli ultimi investimenti, Exor ha anzitutto arrotondato ancora fino al 6,1% la partecipazione in Veon Ltd, operatore di telecomunicazioni che trae metà del suo fatturato in Russia e ha a libro soci un fondo creato da due oligarchi finiti nella lista delle sanzioni in Ue e in Regno Unito. In seguito ha poi acquistato una piccola quota di un etf sulle aziende tecnologiche cinesi, settore crollato del 61% nell’ultimo anno sotto i colpi regolatori delle autorità di Pechino.
Ecco il valore degli investimenti di Exor nelle società quotate a Wall Street (dati in milioni di dollari)
- Cameco – 292,5
- Range Resources – 245,6
- Weatherford – 183,2
- Harmony Gold – 126,6
- Schlumberger – 126,4
- Van Eck Etf Junior Gold Mine – 111
- Valaris Ltd – 108,4
- Novagold Resources – 96,7
- Liberty Oilfield – 73,8
- Veon Ltd – 72,7
- Van Eck Semiconductor – 44,5
- Kraneshares China Internet – 13
- Gatos Silver – 12,4
- Skillsoft – 7
- Fathom Digital – 6,2
- Desktop Metal – 5,8
- VALORE TOTALE – 1.525