Il Milan ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2021/22 tornando in utile, con ricavi in forte crescita rispetto ai primi sei mesi della scorsa stagione. Come appreso nella giornata di ieri da Calcio e Finanza, il CdA del club rossonero, presieduto dal presidente Paolo Scaroni, si è riunito ieri per approvare l’andamento gestionale della prima parte dell’esercizio.
I primi sei mesi si sono chiusi con una crescita del 40% dei ricavi e con un ritorno all’utile per 3 milioni di euro. Sul risultato finale pesa sicuramente – per 18 milioni di euro – l’operazione straordinaria che riguarda Casa Milan. Tuttavia, il risultato delinea il percorso di risanamento e di rilancio del club con un miglioramento dei principali indicatori di bilancio, nonostante l’impatto economico negativo derivante dall’emergenza Coronavirus.
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Nella sua edizione odierna, Il Sole 24 Ore ha sottolineato il peso delle diverse voci sui ricavi maturati finora dal Milan in stagione. In particolare, i diritti da broadcasting hanno trainato il giro d’affari, grazie alla crescita derivante dai diritti per la UEFA Champions League, con un peso del 58% sul totale fatturato dal club rossonero.
Le sponsorship e il marketing contano invece per il 23% delle entrate: una parte di ricavi su cui incidono prevalentemente le nuove partnership commerciali siglate dalla società. Infine, i ricavi da stadio valgono il 17%, una fonte di ricavi tornata ad avere un impatto positivo sul bilancio, seppur con le limitazioni legate alla capienza registrate nella prima parte della stagione. Altre voci contano per il restante 2%. Di seguito un riepilogo:
- Diritti tv – 58%
- Sponsorship e marketing – 23%
- Ricavi da stadio – 17%
- Altri ricavi – 2%
Stando alle stime di Calcio e Finanza risalenti a dicembre 2021, la società rossonera dovrebbe toccare quota 300 milioni di ricavi al termine dell’attuale esercizio. Allo stesso tempo, il club dovrebbe ridurre ulteriormente le perdite in rapporto al -96,4 milioni del 2020/21.