L’Ucraina all’attacco del suo ex capitano Anatoliy Tymoshchuk. La Federcalcio ha rilasciato un comunicato in cui si dice pronta a privare l’ex centrocampista del suo record di 144 presenze in Nazionale e a imporre una serie di ulteriori pesanti sanzioni come punizione per non essersi allontanato dallo Zenit San Pietroburgo, club russo nel quale lavora attualmente come collaboratore.
Le proposte sono state annunciate dal comitato di Etica e Fair Play della Federcalcio dell’Ucraina, che ha accusato Tymoshchuk di aver compiuto una «scelta consapevole che danneggia l’immagine del calcio ucraino». Il riferimento è alla decisione di non allontanarsi dallo Zenit, ma anche al fatto che l’ex giocatore non si sia mai esposto sull’invasione russa dell’Ucraina.
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Secondo la commissione etica della Federazione, continuando a lavorare per Zenit, mentre le forze russe invadono l’Ucraina, Tymoshchuk sta violando il codice etico e il fair play dell’associazione. Il comitato etico ha dichiarato: «Dall’inizio dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, Tymoshchuk, l’ex capitano della squadra nazionale ucraina, non solo non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo, né ha fermato la sua collaborazione con il club del paese aggressore. Facendo questa scelta consapevole, Tymoshchuk danneggia l’immagine del calcio ucraino».
«Alla luce di quanto sopra – si legge ancora –, il Comitato per l’Etica e il Fair Play dell’UAF ha deciso di incaricare il Segretario del Comitato per l’etica e il fair play dell’UAF di contattare l’UAF SCC con le seguenti proposte:
- privare Tymoschuk della licenza di allenatore professionista;
- privare Tymoschuk di tutti i premi statali e titoli onorifici;
- privare Tymoschuk del suo status di vincitore di competizioni nazionali a livello di club in Ucraina;
- escludere Tymoschuk dal registro ufficiale dei giocatori che hanno rappresentato le squadre nazionali ucraine».
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