Non solo l’Uefa, anche il club tedesco dello Schalke 04 è sotto pressione in Germania per la sponsorizzazione da parte di Gazprom, colosso russo del gas.
Ieri infatti tra i nomi delle persone sanzionate dagli Usa è comparso anche quello di Matthias Warnig, CEO di Nord Stream 2, società di proprietà di Gazprom che gestisce il gasdotto Nord Stream. Warnig, inoltre, era entrato negli anni scorso nel consiglio di sorveglianza dello Schalke, proposto proprio da Gazprom.
L’inserimento nella lista dei soggetti sanzionati dagli Usa tuttavia ha portato Warnig alla decisione di dimettersi dallo Schalke, come annunciato dallo stesso club tedesco. “Giovedì 24 febbraio Matthias Warnig ha informato il consiglio di sorveglianza dell’FC Schalke 04 che si sarebbe dimesso dal consiglio di sorveglianza con effetto immediato. Il 66enne era membro del comitato da luglio 2019 come membro cooptato, scelto dallo sponsor principale GAZPROM. Una volta espletate tutte le formalità necessarie, Warnig non sarà più membro del consiglio di sorveglianza della Royal Blues. L’FC Schalke 04 ringrazia Matthias Warnig per il suo impegno personale nei confronti del club negli ultimi due anni e mezzo”, spiega la società in una nota.
In Germania intanto cresce la pressione sul club tedesco per lo sponsor. Il quotidiano tedesco Bild ha scelto di oscurare la scritta Gazprom nelle foto relative allo Schalke. “Per il momento, la scritta Gazprom sulla maglia dello Schalke sarà coperta in BILD e sarà sostituita dalla scritta Libertà per l’Ucraina”, ha spiegato il quotidiano. Il principale sponsor russo (contratto fino al 2025) versa nove milioni di euro l’anno in seconda divisione allo Schalke. Se il club dovesse venire promosso, la cifra salirebbe 15 milioni a stagione più tre milioni di bonus.
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