Si gioca troppo poco? Il calcio studia i tempi effettivi

Si tratterebbe di una rivoluzione storica, che andrebbe a intaccare la sacralità dei novanta minuti (ormai sempre di più considerando i recuperi tra primo e secondo tempo). Nel calcio si…

Tempi effettivi calcio
(Foto: Enrico Locci/Getty Images)

Si tratterebbe di una rivoluzione storica, che andrebbe a intaccare la sacralità dei novanta minuti (ormai sempre di più considerando i recuperi tra primo e secondo tempo). Nel calcio si gioca troppo poco – non per numero di partite, ma per tempo trascorso con il pallone in gioco sul campo – ed ecco spuntare allora la possibilità di un’introduzione del tempo effettivo.

Lo scorso settembre il tecnico del Milan Stefano Pioli accese il radar sulla questione al termine della gara con la Juve: «Oggi abbiamo giocato di tempo effettivo 48 minuti. Per forza poi andiamo in Europa e facciamo fatica. Si parla troppo, si fischia troppo, ci sono troppi tempi morti, e questo non aiuta né lo spettacolo né le squadre a giocare con intensità».

[cfDaznAlmanaccoCalcioPlayer]

Per provare a invertire il trend, bisogna inventarsi qualcosa. In Lega Serie A – spiega La Gazzetta dello Sport – finora non è mai stato affrontato il problema, la Federcalcio da parte sua attende le mosse della FIFA, il cui presidente Gianni Infantino non ha mai respinto l’argomento: «Non ho tabù sul tempo effettivo. Appena c’è un piccolo fallo, se la squadra vince, il giocatore resta per terra come se l’avesse colpito un fulmine, cosa che per esempio non succede nel calcio femminile. Non è possibile che su 90′ le gare durino 40′. Non so se è quella la soluzione. Ma io ero contrario anche al VAR all’inizio. Studiamo e capiamo».

Studi che vanno avanti da tempo, dato che nel 2017 Marco Van Basten (per due anni Dt della FIFA), provò a portare avanti l’idea di nuove regole. Tra queste, una fu dedicata al tempo effettivo, ma solo negli ultimi dieci minuti di gioco e sempre per ridurre le perdite di tempo. Non se ne fece nulla, e i 45’ di gioco rimasero lì al loro posto.

Nello scorso luglio PSV, AZ, Lipsia e Bruges in Olanda hanno fatto da “cavie” per la FIFA nella Future of Football Cup, torneo amichevole dedicato alle squadre Under 19 e 23, come banco di prova per nuove soluzioni: due tempi di 30′ di gioco effettivo; possibilità di sostituzioni illimitate; espulsione a tempo per 5′ in caso di cartellino giallo; rimesse laterali battute con i piedi invece che con le mani; possibilità di riprendere il gioco, in occasione di corner, punizioni indirette e falli laterali, avviando l’azione palla al piede anziché servendo un compagno.

I 30’ bloccati sono piaciuti, hanno reso tutto più veloce e si sono ridotte le sceneggiate successive ai falli. L’esperimento ha prodotto uno studio-relazione, ma per ora nulla è stato ancora portato all’attenzione dell’International Football Board.