Portare la Serie A negli Stati Uniti d’America durante il Mondiale in Qatar, che si disputerà tra novembre e dicembre del 2022. E’ questo il maxi progetto – svelato da Tuttomercatoweb – con il quale il massimo campionato italiano punta ad aumentare la penetrazione del calcio italiano in un mercato strategico per il pallone.
Il filo conduttore tra Italia e USA sarebbe un volo che in questi giorni ha riportato da New York proprio Luigi De Siervo e il Direttore Marketing Michele Ciccarese. I due dirigenti hanno tastato il polso con broadcasters e sponsor per capire la fattibilità di un’opera mai realizzata prima: trasferire le venti squadre di Serie A in USA.
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Queste giocherebbero un vero e proprio torneo coi calciatori non convocati per il Mondiale in Qatar. «Siamo in una fase embrionale, stiamo studiando questo progetto che abbiamo sul tavolo da un paio di mesi. Non è una cosa estemporanea», ha raccontato in esclusiva a Tuttomercatoweb l’Head of Competitions della Lega Serie A, Andrea Butti.
Serie A torneo USA – La struttura dell’evento
Quella di De Siervo e Ciccarese è stata una missione “esplorativa”. Ne hanno parlato con broadcasters e sponsor, perché un progetto simile ha dei costi importanti: «Stiamo ragionando a due velocità. Un piano è la struttura dell’organizzazione del torneo, la messa in piedi e la parte logistica, che ha una componente fondamentale. Dall’altra c’è la struttura dei costi che deve supportare e sopportare l’investimento: deve coprire i costi e generare dei ricavi», ha aggiunto Butti.
Per quanto riguarda la struttura del torneo, Butti ha spiegato: «Una ventina di giorni in tutto. Abbiamo pensato di strutturare un torneo con una fase a gironi iniziale e a seguire un tabellone tennistico con quarti, semifinale e finale. I ragazzi devono lavorare ma anche giocare partite, perché di fatto sarebbe un precampionato. Il torneo durerà una ventina di giorni, ovvero un periodo cospicuo di lavori e partite, che consentano a tutti di arrivare a gennaio alla pari con chi parteciperà in Qatar. Seguiremmo il flusso del Mondiale con un torneo per poi riprendere con la preparazione al campionato».
Negli States il progetto è stato ben accolto, anche se gli ostacoli non mancano. Il primo è capire la fattibilità di un torneo del genere, pur con i giocatori non convocati, in contemporanea col Mondiale in Qatar. Il regolamento è chiaro: l’unico obbligo per le Leghe nazionali è quello di “liberare” i calciatori ma nulla vieta loro di organizzare tornei o di giocare anche i campionati.
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Serie A torneo USA – La sovrapposizione con Qatar 2022
«Siamo stati attenti a strutturare il torneo: per una Lega, l’unico obbligo regolamentare è rilasciare i giocatori. Il secondo obbligo è “commerciale”, ovvero non andare in contemporanea col Mondiale. Proprio per questo motivo, abbiamo strutturato gli orari per non andare in contemporanea con le gare del Qatar. E’ una kermesse che lascia spazi a più orari e abbiamo provato a occupare le finestre nel miglior modo possibile. L’ultima gara del torneo americano sarebbe alle 22 italiane e non ci sarebbero problemi di ritrasmissione anche per il nostro pubblico», ha chiarito l’Head of Operations.
Se il feedback raccolto da gran parte dei club di Serie A è positivo, anche dopo l’annuncio iniziale di fine gennaio di De Siervo, Butti e la Lega A spiegano che «non viene generato nulla che possa fare oscurità o creare danno a FIFA o ad altre istituzioni». Nei prossimi mesi se ne capirà di più, ma la Serie A potrebbe presto arrivare negli USA.