Cosa significa e cosa implica il nuovo bond dell'Inter

Cosa significa il nuovo bond da 415 milioni dell’Inter, emesso oggi dal club nerazzurro? Una operazione che permette alla società in particolare di prolungare le scadenze in arrivo alla fine…

Bologna Inter decisione
I giocatori dell'Inter (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Cosa significa il nuovo bond da 415 milioni dell’Inter, emesso oggi dal club nerazzurro? Una operazione che permette alla società in particolare di prolungare le scadenze in arrivo alla fine del 2022.

L’utilizzo del nuovo bond (in cui Banca Rothschild ha agito in qualità di financial advsor e Goldman Sachs come global coordinator e bookrunner) è stato spiegato dalla stessa società nerazzurra: sarà utilizzato “al fine di riscattare le obbligazioni senior in circolazione titoli garantiti con scadenza 2022, per rimborsare la Revolving Credit Facility di Inter, per finanziare i conti garantiti rispetto ai Titoli e per pagare le relative commissioni e spese”, si legge nella nota del club.

Il prossimo 31 dicembre 2022 infatti l’Inter avrebbe dovuto rimborsare due bond, emessi negli anni scorsi ricevendo complessivamente 375 milioni, oltre a una linea di credito revolving da 50 milioni ottenuta contestualmente all’emissione del primo bond nel dicembre 2017.

Al 30 giugno 2021 il debito legato a queste due operazioni nel bilancio dell’Inter era pari a circa 395 milioni, mentre, con riferimento ai conti al 31 dicembre scorso, il debito dovrebbe aggirarsi intorno ai 390 milioni (nel frattempo sono state ripagate due tranche legate ai bond per poco più di 4 milioni): sostanzialmente, quindi, tutto il nuovo bond servirà a rimborsare integralmente le operazioni di cui sopra. Non dovrebbe esserci margine, infatti, per utilizzare la cifra diversamente.

Cosa cambia, quindi, per l’Inter? Il debito in scadenza al 31 dicembre 2022 viene spostato al 31 dicembre 2027, permettendo di alleggerire quello che era il fronte dei debiti a breve termine per il club nerazzurro nell’anno in corso: un fattore non di poco conto, considerando che i debiti a breve termine pesano ad esempio anche sull’ormai famoso indice di liquidità in chiave calciomercato.

La scadenza al 2027, inoltre, va quasi di pari passo con un periodo che potrebbe essere chiave per il futuro del club nerazzurro: l’obiettivo di Inter e Milan è infatti quello di inaugurare il nuovo stadio a San Siro proprio per il 2027, tempi burocratici permettendo.

Resta poi sullo sfondo il finanziamento garantito da Oaktree a Suning, di cui nelle casse dell’Inter sono stati versati 75 milioni. Il resto può essere usato dalla proprietà “per finanziare la liquidità e le operazioni dell’Inter e per pagare determinate commissioni e spese in relazione al finanziamento” si legge nella nota del club emessa oggi.

“I restanti proventi netti del Finanziamento HoldCo possono essere messi a disposizione da Grand Tower all’Inter di volta in volta tramite prestiti infragruppo, inclusi i prestiti HoldCo o iniezioni di capitale, per la liquidità dell’Inter e altre esigenze operative, a condizione che non sussistano eventi di default in corso nell’ambito del Finanziamento HoldCo, anche a seguito del mancato rispetto dei covenant finanziari e di altro tipo di mantenimento ivi previsti”.

L’Inter e il bond: ma quanto costerà?

Tornando alle obbligazioni, secondo le indiscrezioni di Bloomberg il nuovo bond dovrebbe avere un rendimento intorno al 6%, in aumento rispetto al 4,875% dei due precedenti bond. Per fare un confronto, la Roma ha lanciato nel 2019 un bond da 275 milioni con tasso al 5,125%, mentre la Juventus, sempre nel 2019, ha emesso un bond da 175 milioni con tasso al 3,375%. Guardando all’estero, il Porto nel maggio 2021 aveva annunciato un bond da 35 milioni di euro con un tasso di interesse lordo del 4,75%.

Una quota importante del budget annuo del club nerazzurro continuerà così a dover essere utilizzata come spesa per gli interessi: dall’emissione nel dicembre 2017 fino al 30 giugno 2021, l’Inter ha avuto complessivamente costi come interessi pari a 63 milioni, con una media di 15,7 milioni annui e il massimo di 22,2 milioni nel 2020/21.

A cui si aggiungono complessivi 7 milioni di interessi legati al prestito revolving ottenuto insieme al primo bond: in totale fanno 70 milioni di interessi pagati nelle ultime quattro stagioni. La cifra annua con il nuovo bond, così, dovrebbe aggirarsi intorno ai 25/30 milioni. In più, resta il tema di un debito utilizzato per ripagare altri debiti: il primo bond da 300 milioni del 2017 era stato utilizzato infatti per ripagare il prestito con Goldman Sachs del 2014 lanciato durante la gestione Thohir.