Roland Garros e sponsor: il difficile futuro di Djokovic

Quale sarà il futuro di Novak Djokovic? Nella giornata di ieri il tennista serbo è stato espulso dall’Australia e, di conseguenza, non sta prendendo parte all’Australian Open, slam vinto 9…

Djokovic sponsor
Novak Djokovic (Photo by WILLIAM WEST/AFP via Getty Images)

Quale sarà il futuro di Novak Djokovic? Nella giornata di ieri il tennista serbo è stato espulso dall’Australia e, di conseguenza, non sta prendendo parte all’Australian Open, slam vinto 9 volte in carriera. Nel frattempo, Roxana Maracineau, ministro dello Sport francese, annunciava l’entrata in vigore del super green pass anche per gli atleti stranieri, cui al Roland Garros non verranno concesse esenzioni. Una situazione che riguarda anche Nole, il quale – non avendo ricevuto, per ora, alcuna dose di vaccino – non potrà partecipare.

Secondo Il Corriere della Sera, la strada di Djokovic verso il ritorno al tennis da non vaccinato, si fa tortuosa: i due Master 1000 americani che il serbo aveva in programma, Indian Wells in California e Miami in Florida, con il governo USA che chiede la vaccinazione obbligatoria, sembrano un miraggio. In Inghilterra, a Wimbledon, Djokovic potrebbe giocare, dopo dieci giorni di quarantena, ma il problema si riproporrà tale e quale all’Open USA, che si disputa nello stato di New York, Stato in cui Kyrie Irving, per gli stessi motivi, non può giocare le partite casalinghe di NBA con i Brooklyn Nets.

Al campione serbo interessano, soprattutto i Master 1000 per confrontarsi ad alto livello e gli Slam per superare i rivali di una vita Federer e Nadal, con i quali – al momento – è appaiato a quota 20 vittorie.

Nasce anche un problema di tipo economico. Infatti, dei suoi quattro main sponsor (Lacoste, Peugeot, Hublot, Asics), dopo l’enorme clamore mediatico del caso politico di Melbourne, solo il coccodrillo per ora ha trovato la voce («Il prima possibile ci metteremo in contatto con Novak Djokovic per rivedere gli eventi che hanno accompagnato la sua presenza in Australia») ma è chiaro che nessuno di essi può essere contento di una stagione di polemiche o, forse peggio, sabbatica.

Una situazione molto intricata, peggiorata dall’età anagrafica dell’atleta: 35 anni a maggio. A tal proposito, è intervenuta Flavia Pennetta, ex tennista italiana ed ex collega del serbo, dichiarando: «Con il senno di poi Nole non sarebbe dovuto andare in Australia ma è convinto delle sue scelte ed è un uomo buono. Per come lo conosco no, non credo che questa vicenda lo convincerà a vaccinarsi, anzi. Rimarrà ancor più fedele ai suoi valori».