Serie B, raccolta firme tra i club per rinviare i controlli fiscali

Il ritorno dei controlli fiscali della Figc agita il calcio italiano. Secondo MF-Milano Finanza, fra i club di Serie B sta circolando una raccolta firme per chiedere un ulteriore rinvio…

Gialappa's Band Serie B

Il ritorno dei controlli fiscali della Figc agita il calcio italiano. Secondo MF-Milano Finanza, fra i club di Serie B sta circolando una raccolta firme per chiedere un ulteriore rinvio delle verifiche sui pagamenti delle ritenute Inps e dei contributi Irpef.

Nel corso dello scorso dicembre la Figc ha ripristinato dopo oltre un anno di sospensione l’esame a fini sportivi della regolarità degli adempimenti tributari delle società di Serie A, B e C. Per la Lega cadetta, il termine per dimostrare i versamenti effettuati per i mesi fra marzo e ottobre 2021 è il prossimo 16 febbraio.

I club non in regola andranno incontro «alla sanzione della penalizzazione di almeno 2 punti in classifica, da scontarsi nella stagione sportiva 2021/2022», cioè la prossima.

Leggendo la petizione risulta evidente come alcune società di Serie B non siano in grado di rispettare questa scadenza. Nel documento si legge come: «la Figc non può non tener conto delle conseguenze economiche derivanti dai provvedimenti assunti dalle istituzioni e finalizzati a contenere» i contagi, le quali «hanno fortemente limitato le attività collegate alle competizioni, da sempre variabili fondamentali nel business dei club sportivi, abilitando ulteriori fonti di ricavo».

Le restrizioni, inoltre, hanno comportato un calo imponente dei fatturati, il quasi totale azzeramento degli introiti da botteghino e un calo dai ricavi da broadcasting e sponsorizzazioni.

Di conseguenza, la petizione chiede anzitutto di rimodulare il termine per la verifica sul periodo marzo-agosto 2021 e poi di allineare la scadenza per il periodo settembre 2021-aprile 2022 alle previsioni contenute nella recente Legge di Bilancio che per le società sportive professionistiche ha congelato il versamento di 444 milioni di contributi fiscali e previdenziali sino a fine anno.

Attualmente, i club di Serie A valutano la situazione rimanendo alla finestra.