Pastorello: «Gli agenti sono il male del calcio? No, è solo un luogo comune»

«Agenti male del calcio? È un luogo comune, le colpe vanno suddivise tra tutte le componenti. Si parla sempre delle commissioni agli agenti, ma non si dice mai che di…

Multiproprietà tifosi contrari

«Agenti male del calcio? È un luogo comune, le colpe vanno suddivise tra tutte le componenti. Si parla sempre delle commissioni agli agenti, ma non si dice mai che di questi milioni negli ultimi anni ne abbiamo visti solo il 20% dai club. I pagamenti in ritardo sono la normalità. Siamo pronti a guadagnare anche meno, ma vogliamo maggiori tutele nei pagamenti soprattutto per i colleghi più giovani. Siamo pronti dialogare con le istituzioni: stimo Infantino, ma la Fifa mi sembra un po’ ottusa sull’argomento. Mentre la Uefa e la Figc sono molto più aperte». Lo dice il procuratore Federico Pastorello, intervistato da Tuttosport, da cui lunedì riceverà il premio come miglior agente del 2020 durante la “Golden Night” organizzata dal quotidiano torinese.

«Lukaku era a un passo dalla Juventus? Sì, l’affare con l’Inter si era bloccato perché Zhang sembrava non voler soddisfare le richieste del Manchester United. La Juventus aveva l’accordo con gli inglesi, che in cambio di Lukaku avrebbero ingaggiato Dybala e Mandzukic. Romelu aveva già parlato con Sarri e Cristiano Ronaldo. Però… in seguito Dybala e il Manchester United, probabilmente entrambi non troppo convinti, non hanno raggiunto l’intesa. Mentre Marotta, Ausilio, Conte e io siamo riusciti a convincere Zhang ad alzare l’offerta. Senza nulla togliere ai compagni di Lukaku all’Inter, penso che quel trasferimento abbia spostato gli equilibri in Italia. Tornerà in Serie A? Sì, perché Romelu è in innamorato del nostro Paese. Ma adesso facciamolo godere al Chelsea».

«La trattativa andata peggio? Berbatov alla Juve, nell’incredibile estate 2012. Grazie a Patrice Evra, mio storico assistito e compagno del bulgaro nel Manchester United, negli ultimi giorni di mercato ero riuscito a mettere in piedi la trattativa con la Juventus. Avevamo fatto tutto e mandato un aereo privato a Monaco di Baviera per prelevare Berbatov e condurlo a Torino. Berbatov, però, è salito su un altro areo: direzione Londra. In aeroporto ha cambiato idea e ha scelto il Fulham. Una cosa del genere l’aveva già combinata tra City e United. E anche con Corvino, che giovanissimo lo aveva preso per il Lecce».

«Conte? È il migliore allenatore, nel vero senso della parola: è quello che allena e migliora di più i giocatori dal punto di vista didattico. Non conosco personalmente Guardiola e Klopp, gli altri numeri uno. Conte è stato un grande colpo per il Tottenham. Antonio otterrà il 110 per cento dei risultati possibili, ma non bisogna dimenticare che se la vedrà con quattro potenze come Manchester City, United, Liverpool e Chelsea che hanno budget superiori».