Qualcosa si muove sul fronte del nuovo stadio della Roma. Come riporta Repubblica, il club giallorosso ha firmato un non disclosure agreement con ENI, proprietaria del fazzoletto di terra nell’area degli ex mercato generali sotto al gazometro, zona individuata come potenziale sede per l’impianto.
In altre parole, entrambe le parti si impegnano a non diffondere ulteriori informazioni sui prossimi passi, ma la Roma lancia in questo modo un fortissimo segnale di interessamento per la zona, i cui primi sopralluoghi risalgono a una decina di mesi fa. ENI ha voluto comunque precisare a Calcio e Finanza che si è resa disponibile a fornire i dati relativi all’area di interesse, ma non esiste nessuna trattativa per la realizzazione dello stadio nell’area.
Rimane comunque il nodo burocrazia. Ogni scelta deve passare dal Campidoglio, e resta concreto l’esempio portato da Commisso, arrivato a minacciare il Comune di Firenze di vendere il club davanti agli stop sul nuovo impianto. Tale attivismo ha pagato, portando i lavori per ristrutturare il vecchio Artemio Franchi a essere addirittura inclusi nel PNRR.