Affari “gonfiati” per altri club di Serie A: c’è anche l’Inter

Nel mirino della Procura di Torino ci è finita la Juventus, “forte” anche delle 42 operazioni già sotto i riflettori della Covisoc un mese fa. Ma il calcio italiano porta…

Plusvalenze sospette Serie A

Nel mirino della Procura di Torino ci è finita la Juventus, “forte” anche delle 42 operazioni già sotto i riflettori della Covisoc un mese fa. Ma il calcio italiano porta avanti da tempo un sistema che trova nelle plusvalenze una delle sue voci di ricavo più importanti.

Basti pensare – scrive Repubblica – che nel 2015 la Serie A fatturava 2,2 miliardi e le plusvalenze rappresentavano il 17% della produzione, essendo pari a 381 milioni di euro. Cinque anni dopo sono raddoppiate, arrivando a 739 milioni, mentre i ricavi sono aumentati di neanche un terzo.

Operazioni che hanno coinvolto tante società diverse, a cominciare dal Napoli, che ha pagato 20 dei 71 milioni per Osimhen dando al Lille giovani oggi ai margini del calcio professionistico e Karnezis, terzo portiere sicuramente non nel vivo della carriera.

[cfDaznAlmanaccoCalcioPlayer]

Insieme alla Juventus, invece, si è mosso spesso il Genoa, che con il club bianconero ha creato una sorta di flusso continuo. Tra le due società – spiega il quotidiano – sono circolati circa 123 milioni di euro in trasferimenti. In realtà soltanto 25 milioni sono andati a rimpolpare i conti. Il resto è frutto di scambi.

Difficile sostenere che a muovere questi affari fossero interessi puramente sportivi: i 74 milioni spesi per prendere giocatori dal Genoa hanno fruttato alla Juve solo 14 presenze in campionato: 12 di Perin, 2 di Zanimacchia. Ma anche il caso Romero è a dir poco particolare, preso per 26 milioni e ceduto per 16 all’Atalanta, con tanto di minusvalenza e con i bergamaschi che lo hanno venduto successivamente al Tottenham.

Ma qualche affare si conta anche sull’altra sponda di Genova, come nel caso di Audero, alla Sampdoria per 20 milioni aprendo un flusso di operazioni di supervalutazione di ragazzi che militano tendenzialmente in club di Serie C. Oppure i nomi di Favilli e Muratore, ormai non più giovanissimi, che senza aver mai brillato hanno fruttato 19 milioni di euro alle casse della società, per arrivare al più quotato Kean, partito per 30 milioni e tornato per 35.

Ma i giocatori che vanno e vengono non sono una novità. E’ il caso dell’Inter, che dal 2018 ha concluso sei operazioni con il Genoa per 78 milioni di euro. Ma, nei fatti, si sono mossi solo 5 milioni. I nomi, del resto, sono quasi sempre stati gli stessi.

[cfDaznWidgetSerieA]

Il Genoa ha acquistato il portiere Radu, poi ripreso dai nerazzurri spendendo poco più di quanto incassato. Dodici mesi dopo tocca a Pinamonti: va al Genoa per 19 milioni, un anno e torna per 21 all’Inter dove lui e Radu non giocano quasi mai.

Insomma, per certi versi la Juventus è in buona compagnia, e gli stessi Pm hanno parlato di «numerosi profili» da far tremare diverse altre squadre. Molti club si sono chiamati fuori, definendosi non coinvolti, ma a questo punto non resta che attendere per capire dove porterà l’indagine.