Nell’ambito del Social Football Summit in corso di svolgimento allo stadio Olimpico di Roma, si è tenuto un panel dal titolo “IBC: International Broadcast Center and VAR centre”. Un’occasione per la Serie A di raccontare l’attività che si svolge nel nuovo centro di Lissone (MB).
A tal proposito è intervenuto Lorenzo Dallari, direttore editoriale della Serie A, che partendo dalla primavera 2021 ha raccontato come è nata la nuova casa della Lega, all’interno della quale si lavora per il calcio giocato – con il VAR – e per l’immagine del campionato.
«Abbiamo deciso di andare a Lissone perché il nuovo centro si trova nella sede di EI Towers, una delle società più importanti per la distribuzione del segnale televisivo. Così abbiamo creato un modello (IBC) che non esisteva, lo abbiamo progettato e abbiamo iniziato in tempo record», ha raccontato Dallari.
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Il direttore editoriale della Serie A ha mostrato un video, raccontando che tra progettazione e lavori i tempi sono stati molto brevi, in modo da rendere disponibile l’International Broadcast Center in tempo per l’inizio della Coppa Italia in estate.
Sono state presentate tutte le sale interne al nuovo edificio – che si sviluppa su due piani ed è sponsorizzato da Crypto.com –, compreso uno studio televisivo vero e proprio: «Presto inizieremo un’attività social importante, ma siamo cablati con tutte le televisioni. Chi trasmette il calcio (DAZN e Sky, ndr) trova nella nostra casa tutta la disponibilità che cerca».
E proprio a livello social, Dallari ha sottolineato che come Serie A «abbiamo il canale YouTube più performante tra le leghe calcistiche, le uniche che ci sono davanti sono la NFL – che abbiamo messo nel mirino – e la NBA, avanti anni luce. Parliamo di una media di 80 milioni di visualizzazioni per ogni video di highlights, miliardi di visualizzazioni a stagione».
Dallari ha spiegato che le sintesi delle partite vengono realizzate sulla base di match commentati in diretta dai cronisti, per dare una maggiore enfasi al prodotto. Gli highlights sono realizzati in lingua italiana, inglese e anche araba, con un collaboratore che opera direttamente da Riad.
Inoltre, aspetto fondamentale a livello di immagine, «da quest’anno grafichiamo le partite in modo univoco, anche quelle trasmesse all’estero, mentre prima DAZN e Sky avevano la loro grafica personalizzata». In questo modo anche a livello estetico la Serie A assume un’identità chiara.
«Importante anche la sala virtualizzazione – ha voluto ricordare ancora Dallari –, che consente ai club di personalizzare i tappetini virtuali sia per il mercato italiano, ma soprattutto per ogni mercato estero in modo da poter siglare partnership con società diverse». Soluzione che permette alle società di Serie A di siglare partnership differenti, con un effetto sui ricavi commerciali.
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Del nuovo centro della Serie A ha parlato anche il presidente della Liga Javier Tebas, che ha fatto visita all’IBC: «Un centro molto avanzato tecnologicamente. Importante per la Serie A che vuole portare all’esterno un’immagine ben definita. E’ la prima volta che vedo qualcosa di veramente collettivo nel campionato italiano».
Dallari ha poi concluso sottolineando che quella di Lissone è una «realtà già in grado di lavorare in prospettiva futura, siamo pronti per le nuove sfide e siamo felici di aver tracciato un percorso nuovo per il calcio e per il mondo dello sport italiano». Un passo avanti importante, verso un futuro che potrebbe portare al canale di Lega, per il quale la Serie A sembra già essere pronta.