Eriksen non si è arreso e si prepara a ripartire. Lo scrive La Gazzetta dello Sport, spiegando che il danese dell’Inter, a cinque mesi dall’arresto cardiaco che lo colpì è intenzionato a tornare in campo, seppur ovviamente a tempo debito.
In casi come questi non ci sono scadenze, ma indicando la prossima stagione – scrive il quotidiano – non si va troppo lontani dalla verità. In queste settimane Eriksen è in Danimarca, dopo i molti giorni trascorsi a Milano. E’ stato lui a decidere di farsi seguire dagli specialisti danesi: è un passaggio chiave, che spiega molto in chiave futura.
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Perché non è in Italia che il centrocampista immagina il suo domani da calciatore, anche se non è giusto escludere del tutto la possibilità che il defibrillatore possa essere eliminato, in modo tale da consentirgli il ritorno all’attività agonistica anche da queste parti.
Tutti gli esami relativi all’arresto cardiaco hanno dato esito negativo, nessun problema è stato evidenziato in maniera concreta a spiegare quanto avvenuto al danese. Si procede con cautela, ma con i medici danesi Eriksen ha già iniziato un leggero programma di riatletizzazione, per non restare del tutto fermo dal punto di vista fisico.
Se tutto andrà nella maniera migliore, da inizio 2022 Eriksen potrà cominciare ad aumentare – seppur molto gradualmente – i carichi di lavoro. Il tutto, ovviamente, sempre sotto lo sguardo attento e vigile dell’Inter.
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La società nerazzurra sta usufruendo dell’indennità FIFA che copre per un anno lo stipendio del giocatore, e prima o dopo il giocatore e i dirigenti nerazzurri si siederanno intorno a un tavolino per trovare una soluzione anche sull’eventuale cessione.
E’ più facile che Eriksen torni a giocare in Olanda o in patria, piuttosto che in Inghilterra, ma a oggi nessun discorso in questo senso è stato affrontato. Il centrocampista ha voglia di fare le cose con calma, poi arriveranno i empi delle decisioni.