Una nuova tempesta si è abbattuta su DAZN, proprio quando la piattaforma di sport in streaming – anche alla luce della trasmissione del derby di Milano – sembrava stesse via via risolvendo le problematiche legate alle difficoltà di trasmissione.
L’indiscrezione del Sole 24 Ore relativa al progetto di cambiare le condizioni contrattuali a stagione in corso, non consentendo più la doppia utenza per ogni abbonamento, ha tuttavia finito per scatenare una vera e propria rivolta da parte dei clienti.
Come riporta Il Corriere della Sera, il proliferare di siti web o di chat su Telegram che favoriscono la condivisione dell’abbonamento fra persone di nuclei diversi ha fatto alzare il livello di allarme ai vertici di DAZN, intenzionati a combattere il fenomeno della pirateria e a contrastare il deprezzamento della Serie A.
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La “concurrency” rischia perciò di non essere più possibile: già ieri dal sito è stato tolto il riferimento alla doppia utenza e se l’idea sarà confermata, non sarà più consentita la visione contemporanea dal medesimo abbonamento per due persone lontane l’una dall’altra.
Si potrà invece ancora guardare contenuti con due device diversi, se collegati alla medesima rete fissa. Del resto – sottolinea il Corriere – anche nella Liga viene vietata la visione condivisa per evitare la svalutazione del prodotto e qualora DAZN proseguisse sulla via della modifica delle condizioni contrattuali, la misura riguarderebbe tutto il mondo.
Tuttavia, dopo le proteste su Twitter e le associazioni dei consumatori sul piede di guerra (tra cui il Codacons), non è scontato che dalle idee, l’azienda – che ieri si è trincerata dietro un «no comment» – passi ai fatti, bloccando cioè dalla fine di dicembre o da inizio gennaio gli abbonamenti multiuso.