Eriksen può lasciare l'Inter: ipotesi Ajax per il futuro

Christian Eriksen potrebbe presto dire addio all’Inter. Lo scrive Il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna, sottolineando che – sebbene non sia ancora arrivato il momento di una decisione…

Eriksen può tornare a giocare

Christian Eriksen potrebbe presto dire addio all’Inter. Lo scrive Il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna, sottolineando che – sebbene non sia ancora arrivato il momento di una decisione definitiva – tra gennaio e i mesi successivi il calciatore potrebbe lasciare Milano e il club nerazzurro.

Operazione che si potrebbe concretizzare attraverso una risoluzione del contratto e una minusvalenza a bilancio come accaduto nei casi di Nainggolan e Joao Mario. La cosa – scrive il quotidiano – non dovrebbe scrivere tuttavia la parola “fine” sulla carriera del danese.

Eriksen spera ancora di continuare a giocare e l’Ajax, la formazione che lo ha lanciato da giovane, è la soluzione che più lo convince. Se da un lato la società nerazzurra non ricaverà soldi dalla sua cessione, dall’altro potrà risparmiare lo stipendio da 7,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2024.

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Eriksen ad ora è ancora in cura presso i medici che lo hanno seguito da subito dopo l’incidente occorso a EURO 2020. Le possibilità che possa togliersi il defibrillatore cardiaco impiantato sotto pelle dopo l’arresto cardiaco sembrano pochissime.

Bisognerebbe avere la certezza che l’aritmia fosse frutto di un virus o di un’infiammazione nel frattempo sparita. Al momento questa “assicurazione” pare non esserci, ma non è ancora detta l’ultima parola, dato che la stessa Inter ha sottolineato nel bilancio 2020/21 che «non è preclusa la possibilità di ottenimento dell’idoneità sportiva temporaneamente sospesa anche in Italia».

Nel documento si parla anche di «realizzare perdite o svalutazioni in percentuale rilevante rispetto al valore attuale per il cartellino» ovvero 18,3 milioni al 30 giugno scorso. Per il giocatore, ottenere l’idoneità sportiva in Italia con il defibrillatore sottocutaneo è da escludere, mentre in Olanda potrebbe contare su questa possibilità.