Plusvalenze Juve e l’affare Osimhen nel mirino Covisoc

Sessantadue trasferimenti di mercato portati a termine tra il 2019 e il 2021 sono stati menzionati all’interno di una relazione finita sul tavolo della Procura federale. Lo riporta La Repubblica,…

Juventus plusvalenze Covisoc

Sessantadue trasferimenti di mercato portati a termine tra il 2019 e il 2021 sono stati menzionati all’interno di una relazione finita sul tavolo della Procura federale. Lo riporta La Repubblica, che parla di scambi a prezzi molto alti, senza che tuttavia si muovessero altrettanti euro a livello di cassa.

La Covisoc (Commissione di vigilanza sulle società di calcio) ha inviato al Procuratore della FIGC Giuseppe Chinè e al presidente federale Gravina una relazione sulle plusvalenze degli ultimi due anni, invitando ad approfondire la natura delle operazioni di mercato.

Affari che per la Covisoc incidono in modo significativo sui conti delle società di calcio. La relazione è generica e denuncia un sistema, ma nel rapporto si fanno nomi e cognomi e si sottolineano quegli scambi in cui sono entrati calciatori valutati cifre significative senza una reale ragione sportiva.

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Franco Tongya e Marley Aké, per fare un esempio, che Juve e Marsiglia hanno scambiato per 8 milioni (quindi a saldo zero), giocano rispettivamente nella quarta serie francese e in Serie C. Oppure i quattro calciatori del Napoli che il Lille si è preso per 20 milioni nell’affare Osimhen: tre sono tornati in Italia, due in Serie D, uno in C, un altro è al Lille e non ha mai giocato.

La Juventus è tra i club più coinvolti, tanto che la stessa società bianconera aveva indicato la verifica in atto da parte della Covisoc all’interno della relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2021. I trasferimenti interessati sono 42, ma in particolare ci sono 21 calciatori scambiati per 90 milioni.

Operazioni che però hanno fatto circolare realmente poco più di 3 milioni, producendo benefici a bilancio per il club bianconero di oltre 40. Ci sono poi anche gli affari con l’estero: Pjanic-Arthur col Barça, Cancelo- Danilo col City, cifre elevate per giocatori però di prima fascia.

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Sul tavolo, resta comunque una domanda davanti a cui la stessa Covisoc fatica a dare risposta: come stabilire se il valore di uno scambio è congruo? Uno scoglio su cui si sono arenate anche le indagini della procura di Milano del 2018 su Inter e Milan.

Ora la palla passa a Chinè, già in una posizione scomoda per il doppio incarico di procuratore federale e di capo Gabinetto al Mef (dimenticò – sottolinea Repubblica – di inserire l’incarico in Federcalcio tra le possibili cause di incompatibilità, salvo aggiungerlo in un secondo momento).