FIFPro, sindacato internazionale dei calciatori, e European Leagues, l’associazione delle leghe europee, hanno firmato un manifesto in sei punti, con l’obiettivo di avere un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano competizioni nazionali e calciatori in Europa, a partire dalle decisioni sul calendario internazionale post-2024.
Il manifesto, firmato ieri al Fifpro Policy Forum 2021 a Bruxelles, chiede un’adeguata rappresentanza delle leghe e delle unioni dei giocatori per concordare collettivamente su questioni che riguardano i loro membri sia a livello nazionale che globale.
Un passaggio particolarmente rilevante, considerando che due dei maggiori stakeholders calcistici si sono uniti per avere maggior peso in termini di governance per quanto riguarda le principali decisioni da prendere sul futuro.
“A livello nazionale, nei vari paesi Europei, esiste una governance condivisa fra federazione, leghe e calciatori, dove le decisioni vengo prese insieme per difendere gli interessi della collettività. C’è la necessità d’implementare questo modello anche per la Governance del calcio Europeo”, spiega all’ANSA Alberto Colombo, segretario generale European Leagues.
“Il Manifesto chiede maggiore rappresentatività per leghe e giocatori negli organi istituzionali europei ma soprattutto una governance che si basa su un processo decisionale condiviso e non su semplici meccanismi di consultazione. La grande maggioranza di club e giocatori in Europa svolgono la propria attività professionale solo in ambito domestico. Abbiamo la responsabilità di difendere l’ecosistema e lo sviluppo sostenibile dei campionati nazionali”, conclude Colombo.