Danni da complessivi 3 miliardi di euro per le federazioni europee con il progetto del Mondiale ogni due anni. È questo il potenziale impatto, secondo quanto riportato da Le Monde, della riforma del calendario voluta dal presidente della Fifa Gianni Infantino. Un nuovo episodio, quindi, nello scontro tra Aleksander Ceferin, numero uno dell’Uefa, e il vertice della federcalcio internazionale.
L’Uefa, infatti, ha più volte espresso il suo parere negativo al progetto di Infantino di far diventare la Coppa del Mondo un appuntamento biennale. “Le proposte danneggerebbero tutte le forme di calcio e svaluterebbero la competizione stessa. Questo concetto ha tutte le caratteristiche di una decisione che la FIFA vuole prendere in fretta e lasciare che il resto del mondo del calcio si penta poi amaramente. Qualsiasi attrazione percepita è superficiale, mentre le insidie sono enormi. La UEFA continuerà a opporsi fino a quando non prevarrà il buon senso e i piani verranno abbandonati”, aveva spiegato nei giorni scorsi la Uefa in una nota pubblicata da Reuters.
Così, l’Uefa ha commissionato, a settembre, uno studio a un’agenzia indipendente per quantificare le potenziali conseguenze di questa revisione delle partite internazionali per il calcio europeo.
Presentate in videoconferenza martedì 19 ottobre nel pomeriggio, ai vertici delle 55 federazioni nazionali aderenti alla UEFA, le conclusioni di questo studio condotto dall’agenzia inglese Oliver e Ohlbaum, di cui Le Monde ha preso visione, prevedono così fino a 3 miliardi di euro di perdite in quattro anni per le sole federazioni europee in caso di introduzione del nuovo calendario e del nuovo Mondiale ogni due anni.