Da Socios a RealFevr, il futuro del calcio tra Fan Token e NFT

Nell’ambito del World Football Summit, evento in corso di svolgimento allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid – e del quale Calcio e Finanza è media partner – si è svolto…

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Nell’ambito del World Football Summit, evento in corso di svolgimento allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid – e del quale Calcio e Finanza è media partner – si è svolto un incontro dal titolo “Monetisable Digital Assets: The next big innovation in sports”.

Al panel hanno partecipato, tra gli altri, il CEO di Socios.com Alex Dreyfus, la cui piattaforma di engagement è diventata sponsor di maglia dell’Inter e che lavora anche con altri club di Serie A come Milan, Juve e Roma e Fred Antunes, CEO di RealFevr, startup portoghese con 1,2 milioni di utenti, che di recente ha lanciato il marketplace di video di calcio ufficiali NFT.

Partendo dalla propria esperienza con Socios, Dreyfus ha spiegato che «quello che noi facciamo è molto semplice, aiutiamo i club a creare engagement e a monetizzare i propri fan. Siamo partiti due anni fa con poche società, mentre ora siamo arrivati ad avere accordi con 60-70 club».

Per Dreyfus, il mondo del calcio deve prendere coscienza del fatto che «tutti i tifosi sono veri fan, anche se abitano lontano e anche se può capitare che comprino prodotti contraffatti. Questo non li rende meno appassionati di altri. I club hanno bisogno che le loro fan base globali crescano, non hanno bisogno solo dei tifosi tradizionali».

Per Dreyfus la «tecnologia è importante soprattutto per creare un nuovo tipo di relazione con i club. Il tifoso passa da essere un fan passivo a un fan attivo».

Anche Antunes, CEO di RealFevr, ha parlato della propria esperienza e dei propri progetti in cui si mischiano calcio e blockchain: «Abbiamo preso l’idea di Panini, ma non solo di Panini. Abbiamo acquistato i diritti dei gol in Portogallo e quando un utente apre un nostro pacchetto trova il gol di uno dei suoi giocatori preferiti. Quello che ha portato la blockchain più di tutto è l’attivazione di un mercato secondario. Puoi vendere un contenuto ovunque in pochissimo tempo, rispetto agli sticker un grande vantaggio. Il trading è velocissimo e quindi gli scambi sono molto più rapidi e molti di piu».

«Quello che facciamo con blockchain e fan token – ha proseguito ancora Antunes – è offrire un ritorno all’utente. Monetizzare la sua conoscenza e la sua competenza».

«Una delle più grandi sfide è capire il gap che separa vecchie e nuove generazioni e rispettarlo. Perché se vecchie generazioni magari non conoscono la tecnologia che utilizziamo noi, d’altra parte anche le nuove generazioni non hanno a disposizione un certo tipo di know how che appartiene ai “più grandi”», ha concluso Antunes.