Infantino chiama, Boris Johnson risponde. Il presidente FIFA aveva chiesto al governo inglese di venire incontro alle Nazionali sudamericane, che chiedono di poter convocare i propri migliori giocatori dai campionati europei: possibilità che Premier League, Liga e ora Serie A non vogliono concedere, per via dei rischi sanitari che comporterebbe la trasferta.
In particolare, Infantino aveva chiesto a Johnson di applicare lo stesso protocollo di Euro 2020. Tuttavia, il premier britannico ha risposto negativamente: non verrà concesso ai calciatori di viaggiare in Paesi inseriti nella “lista rossa” dei contagi da Downing Street. La decisione riguarderà circa 60 giocatori di 19 club diversi, convocati per le qualificazioni ai Mondiali da 26 nazioni diverse.
Il problema riguarda la quarantena. Chiunque torni da uno di quei 26 Paesi deve rispettare una quarantena totale di 10 giorni, sottoponendosi a test il secondo e l’ottavo giorno di isolamento. Le tempistiche rendono quindi impossibile il ricongiungimento con la squadra e la convocazione dei 60 giocatori per la successiva giornata di campionato. Si tratta di un passo indietro, dettato dalle circostanze, rispetto al tentativo di ritorno alla normalità che il calcio europeo sta cercando in questi mesi.