Giapponesi contro le Olimpiadi, Toyota ritira gli spot per Tokyo 2020

Mancano pochi giorni all’inizio della XXXII edizione dei Giochi Olimpici, ma il clima in Giappone è tutt’altro che sereno. L’opinione pubblica del Paese è fortemente preoccupata dai potenziali effetti sanitari…

Toyota Olimpiadi

Mancano pochi giorni all’inizio della XXXII edizione dei Giochi Olimpici, ma il clima in Giappone è tutt’altro che sereno. L’opinione pubblica del Paese è fortemente preoccupata dai potenziali effetti sanitari che potrebbero scaturire da Tokyo 2020, nonostante l’assenza dei tifosi stranieri e la disputa dei giochi a porte chiuse.

L’ostilità dei giapponesi è così accesa che alcuni grandi marchi stanno già correndo ai ripari. Come rivelato da The Hollywood Reporter, Toyota, uno dei principali sponsor di Tokyo 2020, ha deciso di ritirare i suoi spot televisivi legati ai Giochi, per non legare ulteriormente il proprio a un evento così impopolare, danneggiando la propria immagine nel Paese nipponico. Inoltre, l’amministratore delegato della società, Akio Toyoda, non parteciperà alla cerimonia di apertura.

La decisione di Toyota rischia di scatenare un effetto a catena, una fuga generalizzata dei marchi locali con conseguenze economiche disastrose, alla luce dei quasi 3 miliardi di euro investiti dagli sponsor nell’evento. Con una campagna vaccinale che non decolla e contagi sempre in crescita, le Olimpiadi di Tokyo 2020 arrivano in Giappone nel momento peggiore in assoluto. La popolazione è preoccupata dal rapido diffondersi della variante Delta, e non ha mai accettato la scelta di ospitare comunque la manifestazione, nonostante le avvertenze che già circolavano da mesi sulle possibili conseguenze.

Le preoccupazioni avevano dapprima portato a impedire agli stranieri l’accesso nel Paese per seguire le Olimpiadi, poi alla decisione più recente di disputare l’evento a porte chiuse, con perdite che sfiorano i 700 milioni di euro per le prefetture coinvolte.