Il caso Barçagate costa uno sponsor al Barcellona. Lo scrive EFE, spiegando che la filiale statunitense di Danone, che fa parte della multinazionale parigina Danone, ha rescisso il contratto di sponsorizzazione regionale con il club, valutato intorno ai 300.000 euro l’anno a seguito dell’arresto dell’ex presidente del club.
A due settimane dall’arresto dell’ex presidente Josep Maria Bartomeu e del direttore generale Oscar Grau, la multinazionale ha inviato una mail al club con l’intenzione di porre fine al rapporto in essere tra le due società. Le ragioni principali addotte erano che Danone «non poteva permettere che il suo brand fosse legato ai fatti (del Barçagate ndr) perché avrebbe poruto danneggiarne la reputazione».
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Con la possibilità che la questione influisse sul suo mercato, la società ha rotto il suo rapporto con il Barcellona. Il contratto tra le due società – primo sponsor regionale per il club negli USA – è stato firmato lo scorso novembre e doveva durare tre anni.
Il Barçagate è il caso che ha riguardato il possibile monitoraggio dei social network, oltre ad attacchi a oppositori della giunta e a diversi giocatori e persone di riferimento nel mondo blaugrana da parte della società I3 Ventures, che si presume sia stata incaricata dal direttore dell’area della presidenza, Jaume Masferer.
Inoltre, lo scandalo ha provocato una crisi istituzionale e ha costretto il cda di Bartomeu ad aprire un audit interno realizzato da PwC, che ha escluso che il club avesse disposto la creazione di account social per screditare avversari politici o calciatori.
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La vicenda si è conclusa con le dimissioni dell’ormai ex presidente del club, Josep Maria Bartomeu, e il suo successivo arresto per sua immersione nella vicenda.