Salernitana, ultimatum a Lotito: norme non aggirabili

Il caso Salernitana va risolto, proteggendo il diritto del club di disputare il campionato di Serie A, ma anche rispettando la norma che vieta la doppia proprietà nella stessa categoria….

Lotito Senato

Il caso Salernitana va risolto, proteggendo il diritto del club di disputare il campionato di Serie A, ma anche rispettando la norma che vieta la doppia proprietà nella stessa categoria. E’ questo – in poche parole – l’esito che dovrà avere il caso del club campano nelle mani di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma.

Insomma, per Lotito vale quanto già stabilito nel comunicato federale che ha fissato nel 25 giugno il limite in cui perfezionare la cessione della società e impedire che in capo allo stesso soggetto, «in forma diretta o indiretta» possano essere ricondotte due società. Un principio che deve essere declinato senza fughe interpretative.

Questo – scrive La Gazzetta dello Sport – è il pensiero che la FIGC continua a ribadire e che oggi, anche se nell’ordine del giorno l’argomento non c’è, potrebbe essere oggetto di una discussione anche in sede di assemblea di Lega Serie A.

Dove ci sarà la Lazio, ma non la Salernitana, proprio per evitare di prendere decisioni sulla prossima stagione in una situazione di irregolarità. Nelle ultime ore, il club campano ha rivendicato il diritto a essere presente, inviando una prima lettera alla Lega e quindi nelle ultime ore pure una diffida. Ma la FIGC e la Lega sono state chiare: per l’annata che verrà il voto della Salernitana potrà essere espresso solo dalla nuova proprietà, che attualmente non c’è.

A proposito di cessione, la certezza è che alla vecchia proprietà non sarebbe arrivata un’offerta minima accettabile. Anzi, la cifra non avrebbe raggiunto la soglia del monte contributi che scattano per la presenza in Serie A.

La parola chiave dovrebbe essere trust, meglio ancora «trustee», il soggetto che dovrebbe entrare in possesso della società per gestirla fino alla cessione definitiva a un altro gruppo. Una sorta di «trust di scopo» per permettere di effettuare la vendita senza il fiatone della necessità di compiere l’operazione in poche settimane.

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La verità è che però un percorso del genere sarebbe esposto a diversi rischi, soprattutto la possibilità che dietro il trustee ci possano essere persone vicine all’attuale proprietà. Servono dei paletti che possano scongiurare questo rischio. Insomma, c’è anche la possibilità che il 25 giugno si debba procedere a una valutazione della documentazione che il gruppo Lotito invierà alla Federcalcio.

La soluzione dovrà essere inattaccabile, cioè stabilire l’assoluta estraneità della nuova proprietà dalla vecchia. Nelle ultime ore si era sparsa la voce di una specie di percorso condiviso per arrivare a una soluzione, con un confronto fra i legali della Federcalcio e quelli del gruppo Lotito, ma al momento attuale questo tavolo non c’è, conclude la Gazzetta.