Non soltanto l’intervento “politico” di Javier Tebas. Durante il meeting organizzato nella giornata di ieri dall’European Leagues è intervenuto anche il segretario generale delle Leghe europee, Alberto Colombo, che ha ribadito la posizione dell’associazione sul nuovo modello delle coppe europee dal 2024.
Colombo ha ribadito la volontà di proteggere il calendario dei campionati nazionali con l’auspicio di ridurre il numero delle partite e soprattutto il numero di giornate previste dal nuovo modello “svizzero” per la UEFA Champions League dal 2024/25.
Non solo, «un altro punto cardine è ovviamente l’accesso alle competizioni solo ed esclusivamente attraverso il merito sportivo, non c’è assolutamente spazio per qualificazioni alle coppe attraverso meriti storici, non ci devono essere privilegi per i grandi club. Bisogna meritarsi l’accesso in Europa sul campo», le parole di Colombo riportate da Tuttosport.
Colombo ha condiviso inoltre la necessità di migliorare il sistema di distribuzione dei ricavi provenienti dalle coppe europee: «Bisogna salvaguardare l’equilibrio competitivo dei campionati domestici attraverso una distribuzione delle risorse più equa e più democratica soprattutto per quei club che non partecipano alle competizioni europee».
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«Non è una richiesta – ha concluso –, è una necessità per proteggere l’ecosistema e garantire la sostenibilità sportiva ed economica di tutti i club europei e non solo di pochi fortunati. Qualora non si lavori in questa direzione una nuova minaccia di Superlega sarà inevitabile».